Ma da dove viene, davvero, la malattia mentale? È il dottor Mancino (Filippo Nigro), con cui Daniele – da paziente non era riuscito ad andare d’accordo – a dire: “In un reparto di psichiatria, tra noi e loro c’è una sola differenza: il caso”. Follia e sanità sono determinate dal fato, da quanti strali inferti da una fortuna oltraggiosa subiamo. La seconda stagione gira intorno a un’idea infelice, quella di accantonare la coralità della prima stagione a favore della centralità a Daniele, e a scapito di alcuni nuovi personaggi che vengono solo accennati, come Armando (Vittorio Viviani), e Paolo (Marco Todisco). Il cast è ottimo, in particolare siamo di nuovo stupiti dalla bravura di Lorenzo Renzi, comparso di recente anche in The Well e Those About to Die. Tra le new entry, Di Napoli è molto bravo, Drusilla Foer è grandiosa: bella anche scapigliata, materna anche quando crudele, elegante come una cambiale anche con gli straccetti della nonna dell’infermiera Alessia, è superba sebbene dimessa, disperata e affranta. Tutto chiede salvezza 2 è emotivamente impegnativa, più della prima stagione. L’iperstesia dell’empatico Daniele gli impedisce di mantenere il distacco; è scosso dal coinvolgimento personale nei confronti dei pazienti e trascina lo spettatore con sé.
Tutto chiede salvezza 2 è meno tenera, meno poetica, meno divertente, più straziante. Ma è anche – e lì sta la sua forza – più potente a livello narrativo, nell’addentrarsi più vividamente e coraggiosamente nella malattia dei personaggi. Fa anche più paura. Esplora il dolore più profondamente ma sa quando è esagerato, è sempre controllata e in controllo. Non è mai invadente, mai pornografica nell’indagare la depressione, la tristezza, la solitudine. Suggerisce che anche i demoni personali più oscuri si possono giudicare a bada – se non domarli, perlomeno ammansirli – se si ha qualcuno accanto dotato di comprensione e civiltà. A volte l’arte non deve essere fine a sé stessa, specialmente quando la sua capacità educativa è più influente di qualsiasi forma di consiglio. Non ricorderemo Tutto chiede salvezza per il suo valore artistico, ma per quello giusto.
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di Lorenza Negri www.wired.it 2024-09-26 04:50:00 ,