Twitch cambia le sue politiche sulla nudità per la terza volta in un mese, dimostrando di essere in un momento alquanto confusionario per la gestione dei contenuti per adulti. A metà dicembre, infatti, la società aveva già annunciato una modifica più che rilevante, aprendo alla nudità artistica e permettendo la condivisione di “contenuti che ‘evidenziano deliberatamente il seno, i glutei o la regione pelvica’”, purché contrassegnati dalla giusta etichetta di classificazione. Poi, appena qualche giorno dopo l’annuncio, Twitch era tornata sui suoi passi, vietando nuovamente “le rappresentazioni di nudità reale o fittizia”. Come riferito dall’amministratore delegato Dan Clancy in quell’occasione, la piattaforma si era spinta “troppo in là” con le modifiche e sceglieva quindi di fare un passo indietro perché d’accordo con le “preoccupazioni della comunità” riguardo all’ondata di contenuti di nudo generati dall’intelligenza artificiale.
Ora, come annunciato ieri da Angela Hession – vicepresidente della fiducia e della sicurezza – la piattaforma inasprisce ancora le sue regole, vietando “agli streamer di essere completamente o parzialmente nudi, compresa l’esposizione di genitali o glutei”, così pure come di “coprire il seno o i genitali con oggetti o barre di censura”. L’ennesima modifica alle politiche sulla nudità, che arriva come una risposta forte e chiara all’aumento dei cosiddetti contenuti “black bar”, in cui gli streamer riescono a mostrarsi nudi utilizzando inquadrature intelligenti o barre nere per coprire le proprie zone intime. Nonostante molti non violassero le regole di Twitch, e fossero correttamente etichettati come contenuti relativi ai temi sessuali, questi streamer avevano comunque un ruolo alquanto controverso nella community della piattaforma.
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“Per molti utenti, le miniature di questi contenuti possono disturbare la loro esperienza su Twitch”, ha commentato la Hession a proposito dei video di nudo non correttamente etichettati, così da rendere più comprensibili le modifiche introdotte con il nuovo aggiornamento. Per evitare che l’esperienza degli utenti venga compromessa, infatti, la piattaforma sta lavorando a una funzione che permetta agli streamer di sfocare le miniature dei contenuti etichettati come relativi ai temi sessuali. E, come se non bastasse, punta ad aggiungere una serie di impostazioni specifiche che consentano agli utenti di filtrare i contenuti che abbiano a che fare con sesso, alcol, violenza e simili. In questo modo, Twitch dimostra di voler regolamentare quanto più possibile la diffusione di nudo sulla piattaforma, togliendo agli streamer più furbi la possibilità di ricorrere ad escamotage di ogni genere per aggirare le regole. E assicurando agli utenti di vivere l’esperienza che più gradiscono: chi è alla ricerca di contenuti per adulti dovrà soltanto cercare quelli contrassegnati dall’etichetta “temi sessuali”, chi non ne vuole sapere ne sarà tenuto il più lontano possibile.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-01-04 11:42:50 ,