Uber e le altre app dei trasporti in Francia daranno un salario minimo agli autisti

Uber e le altre app dei trasporti in Francia daranno un salario minimo agli autisti

Uber e le altre app dei trasporti in Francia daranno un salario minimo agli autisti


Una svolta per i lavoratori francesi del settore dei servizi di trasporto automobilistico. Come riporta Bloomberg, Uber, Bolt e Free Now hanno infatti concordato di aumentare il salario minimo degli autisti del paese transalpino in vista dell’imminente entrata in vigore delle nuove norme comunitarie in tema di tutela dei lavoratori a chiamata.

In particolare, i conducenti delle tre aziende avranno diritto a un compenso minimo di 9 euro a viaggio, 1,35 in più rispetto ai 7,65 adottati finora. Essi avranno inoltre diritto a un minimo garantito di 30 euro all’ora e a un rimborso di un euro al chilometro, come conferma una nota congiunta delle federazioni di categoria Api e Fftpr. Prima di questo accordo tra le parti, non era mai stata prevista una paga minima oraria degli autisti.

Nel mese di dicembre, l’Unione europea ha varato una serie di riforme della gig economy che potrebbero portare alla riclassificazione di milioni di lavoratori delle app di servizi di trasporto come dipendenti e, più in generale, potrebbero pesare sui conti delle società del settore per miliardi di euro all’anno. In questo senso, l’accordo raggiunto in Francia difende il modello di lavoro autonomo su cui si basano le suddette aziende, conciliandolo però con le richieste dei lavoratori.

Come sottolinea Bloomberg, a Uber, Bolt e alle altre aziende potrebbe essere richiesto di assumere gli autisti nel caso in cui il rapporto di lavoro con questi ultimi preveda determinate condizioni, tra le quali il monitoraggio delle prestazioni dei lavoratori, il controllo della distribuzione dei compiti e dell’orario di lavoro, e regole sull’aspetto o sulla condotta del personale.

A New York le società del settore delle consegne hanno recentemente introdotto il salario minimo orario di 17,96 dollari per i propri autisti. Questi ultimi hanno affermato di aver inizialmente beneficiato di guadagni complessivi più elevati. In seguito, però, le società datrici di lavoro hanno adottato misure per compensare i costi aggiuntivi, riducendo per esempio al minimo la possibilità dei consumatori finali di lasciare mance ai rider.



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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-12-20 15:22:33 ,

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