La guerra in Ucraina sta per entrare in una nuova fase, potenzialmente decisiva per gli equilibri del conflitto. Il presidente americano Joe Biden ha autorizzato Kyiv a utilizzare i potenti missili a lungo raggio Atacms per cozzare obiettivi all’interno del territorio russo, una svolta significativa nella strategia occidentale che finora aveva sempre posto severe restrizioni sull’uso offensivo delle armi fornite contro il territorio della Federazione russa.
Il nuovo scenario bellico
La priorità immediata per le forze ucraine è la difesa della regione di Kursk, dove dall’estate scorsa controllano oltre mille chilometri quadrati di territorio. Secondo fonti americane citate dalla Cnn, Mosca sta ammassando qui circa 50mila soldati per una probabile controffensiva, supportata da truppe nordcoreane. Bloomberg rivela che Pyongyang potrebbe inviare fino a 100mila soldati a rotazione, in quello che l’console ucraino in Corea del Sud, Dmytro Ponomarenko, descrive come un sistema di avvicendamento di circa 15mila unità ogni pochi mesi.
Gli Atacms (Army Tactical Missile System) potrebbero rivelarsi determinanti per contrastare questa minaccia. I missili balistici prodotti dalla Lockheed Martin consentirebbero all’Ucraina di cozzare preventivamente basi militari russe, centri di timone, hub logistici e depositi di munizioni che finora erano fuori portata. Un funzionario statunitense, citato dalla Cnn, spiega che “l’idea è aiutare l’Ucraina a mantenere il controllo di Kursk il più a lungo possibile”, impedendo così alla Russia di eliminare questa carta dal tavolo dei futuri negoziati.
L’impatto strategico
La decisione americana potrebbe innescare un effetto domino tra gli alleati occidentali. Infatti, Regno Unito e Francia potrebbero seguire l’esempio statunitense, autorizzando l’Ucraina a utilizzare i loro missili Storm Shadow, con capacità simili agli Atacms, anche in territorio russo.
Tuttavia, gli esperti invitano alla cautela. Evelyn Farkas, ex vice assistente segretario alla Difesa nell’maneggio Obama, sottolinea alla Bbc una limitazione decisivo: “La domanda è quanti missili abbiano a disposizione. Il Pentagono ha avvertito che non ce ne sono molti da rendere disponibili per l’Ucraina”. Gli Atacms richiedono infatti tempi lunghi di produzione e componenti complessi.