Ucraina, il no alle armi a Kiev manda in tilt i 5 Stelle. Di Maio si dissocia- Corriere.it

Ucraina, il no alle armi a Kiev manda in tilt i 5 Stelle. Di Maio si dissocia- Corriere.it


di Emanuele Buzzi

Trapela una bozza, l’ex capo politico attacca: a rischio la sicurezza. Gubitosa: da lui fango. L’ambasciatore Razov: in Italia non tutti d’accordo

Come in un film dal copione scontato, il Movimento finisce per dividersi, forse stavolta irrimediabilmente, sulla questione dell’invio delle armi in Ucraina. A far deflagrare il caso la bozza della risoluzione che alcuni senatori M5S hanno preparato in vista delle comunicazioni del premier Mario Draghi in Senato del 21 giugno in vista del Consiglio Ue del 23 e 24 giugno. Non procedere, stante l’attuale quadro bellico in atto, ad ulteriori invii di armamenti che metterebbero a serio rischio una de-escalation del conflitto pregiudicandone una soluzione diplomatica, si legge nel testo.

La bozza infiamma subito gli animi gi contrapposti di dimaiani e contiani. Luigi Di Maio interviene duramente: Dobbiamo lavorare a un obiettivo di compattezza. Ci sono dei senatori della forza politica cui appartengo che hanno inserito un passaggio nella bozza della risoluzione che ci disallinea dalla NatoZ, dice a un evento a Gaeta. E avvisa: Se ci disallineiamo dalla Nato mettiamo a rischio la sicurezza dell’Italia. Non ce lo possiamo permettere. Il ministro tocca anche il tema del limite dei due mandati (tetto massimo di carriere apolitica nel M5S): Se stiamo tornando indietro, con un processo di radicalizzazione, non si deve cambiare la regola dei due mandati, come ha detto Grillo. Io quello che sto cercando di fare garantire la compattezza della coalizione di governo nel momento in cui ci giochiamo sfide importanti come la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari.

Al ministro rispondono i vice di Conte. Per Michele Gubitosa le parole di Luigi Di Maio sono fango inaccettabile sul Movimento 5 Stelle e la sua comunit. Se stiamo per cacciare Di Maio? Parlando in una certa modalit ci sia ponendo fuori dal Movimento, commenta Alessandra Todde.

A infiammare gli animi sono anche le parole dell’ambasciatore russo in Italia, Sergej Razov
: La logica secondo cui la massiccia fornitura di armi all’Ucraina sarebbe un mezzo per arrivare alla pace mi sembra quantomeno bizzarra. In sostanza si tratta di alimentare all’infinito la situazione di conflitto, di prolungarla e di moltiplicare i morti e le distruzioni. Questa logica, a quanto mi risulta, lungi dall’essere condivisa da tutti, anche in Italia, dichiara in un’intervista a Scenari Internazionali.

Le parole dell’ambasciatore russo sull’invio delle armi sembrano purtroppo un plauso alle intenzioni espresse dalla risoluzione M5s che sta girando in queste ore, commenta il senatore dimaiano Primo Di Nicola. Ma i vertici Cinque Stelle respingono gli addebiti. La bozza che sta circolando in queste ore non la risoluzione alla quale stiamo lavorando con tutta la maggioranza, precisa la capogruppo Mariolina Castellone. La senatrice parla di un testo condiviso con le altre forze della maggioranza e chiarisce: Per noi importante che nel testo si parli di de-escalation militare e centralit del parlamento nelle scelte sulla guerra in Ucraina. Chi in queste ore sta divulgando documenti diversi lo fa per creare fibrillazioni in maggioranza, delegittimare chi impegnato a fare sintesi e vanificare il grande lavoro che stiamo facendo.

Le fibrillazioni nel M5S sono oltre il livello di guardia, anche se c’ chi glissa: Io ho il problema delle cavallette in Sardegna, che un problema serio, afferma Stefano Patuanelli.

18 giugno 2022 (modifica il 18 giugno 2022 | 23:00)



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Emanuele Buzzi , 2022-06-18 21:05:52 ,

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