Ucraina Russia, le news sulla guerra di oggi. Krasnodar, colpita raffineria russa

Ucraina Russia, le news sulla guerra di oggi. Krasnodar, colpita raffineria russa

Ucraina Russia, le news sulla guerra di oggi. Krasnodar, colpita raffineria russa


L’Ucraina e i suoi alleati stanno pianificando un vertice dei leader globali senza la Russia per luglio, con l’obiettivo di rafforzare il sostegno alla formula di pace avanzata da Kiev. I funzionari europei stanno lavorando con Kiev per ridisegnare il piano di pace in 10 punti dell’Ucraina in modo che risulti più accettabile a India, Brasile, Arabia Saudita e Cina.

Droni sul distretto degli oligarchi a Mosca



Un serbatoio di stoccaggio di petrolio greggio ha preso fuoco in una raffineria di petrolio nella regione di Krasnodar, nella Russia meridionale, presumibilmente a causa di un attacco con droni: lo ha detto il governatore Veniamin Kondratyev sul suo canale Telegram, accusando l’Ucraina di avere nuovamente bombardato Shebekino, nella regione di Belgorod. A Kiev nella notte colpito un grattacielo, un deceduto e 4 feriti. Intanto, ieri, in Ucraina sono stati abbattuti venti droni russi.

Russia, attacco con i droni alla raffineria nei pressi della città di Krasnodar



Nuovo appello alla pace del papa oggi. Il Pontefice ha espresso «un pensiero grato per quanti, provenienti da Ucraina e Russia e da paesi di guerra, hanno deciso di non essere nemici ma di vivere da fratelli». E il direttore dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, ha presentato al Consiglio di Sicurezza Onu un piano per prevenire incidenti nucleari alla centrale di Zaporizhzhia: «La situazione alla centrale nucleare ucraina è estremamente fragile e pericolosa» ha detto.

Per approfondire

Il caso – cittadinanza ostaggio della paranoia: in Russia tornano di moda i delatori
La storia – La propaganda passa anche per i videogame
Il punto – Non solo Wagner, ecco chi sono i nuovi mercenari al soldo di Putin

Cosa è successo ieri

Russia, raid di droni ucraini su Mosca: danneggiati due edifici



Zelensky inaugura un centro di accoglienza per i bambini riportati in patria dalla Russia

Zelensky ha inaugurato un centro di accoglienza per i bambini riportati in patria dopo essere stati deportati illegalmente in Russia. «Un primo passo è già stato fatto, riportando a abitazione 371 minori – ha detto Zelensky -. Faremo tutto il possibile per riportarli tutti indietro. Sinceramente, spero che ci riusciremo. Appoggio questo programma». Il Centro per la protezione dei diritti dei bambini è parte del programma di Kiev per «affrontare i crimini commessi da Mosca contro i minori ucraini». Decine di migliaia di bambini ucraini delle zone occupate sono stati deportati illegalmente in Russia, un crimine di guerra per il quale la Corte internazionale dell’Aja ha emesso un mandato di cattura contro il presidente russo Vladimir Putin e la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Lvova Belova.

Macron: “Putin ha risvegliato la Nato con peggior elettroshock”

Con l’invasione dell’Ucraina «Putin ha risvegliato la Nato con il peggior elettroshock». Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, che nel 2019 aveva definito la NATO in uno stato di «morte cerebrale». «Oggi dobbiamo aiutare l’Ucraina con tutti i mezzi a portare avanti un’efficace controffensiva – ha dichiarato il capo dello Stato francese al forum Globsec di Bratislava -. Questo è essenziale. Questo è quello che stiamo facendo e dobbiamo intensificare gli sforzi, perché ciò che è in gioco nei prossimi mesi è la possibilità stessa di una pace scelta e quindi duratura».

Kirby: «Gli Stati Uniti non sostengono attacchi ucraini in Russia»

«Gli Stati Uniti non sostengono attacchi ucraini in Russia» ha detto alla Cnn il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, sottolineando che su questo «Washington è stata chiara privatamente e pubblicamente». Il funzionario della abitazione Bianca ha anticipato che ci saranno «invii di armi americane a Kiev per tutta l’estate».

Medvedev: “Responsabili Gb obiettivi militari legittimi”

Ogni responsabile britannico, militare o civile, che contribuisce allo sforzo bellico dell’Ucraina «può essere visto come un obiettivo militare legittimo» ha detto l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, dopo che il ministro degli Esteri britannico James Cleverly aveva giudicato legittimi gli attacchi militari di Kiev sul territorio russo. Londra, ha aggiunto Medvedev in un tweet ripreso dall’agenzia Tass, «sta di fatto combattendo una guerra non dichiarata contro la Russia».

Ambasciata russa: “Londra incoraggia attacchi ai civili”

Le dichiarazioni del ministro degli Esteri britannico James Cleverly, secondo il quale l’Ucraina ha il diritto di compiere attacchi anche sul territorio russo, sono un «incoraggiamento al regime di Kiev per compiere attacchi contro i nostri civili». Lo ha affermato l’ambasciata russa a Londra, citata dalla Tass.

Partigiani russi: “In migliaia vogliono unirsi a noi”

I partigiani russi che la settimana scorsa hanno attaccato le forze del Cremlino dall’Ucraina hanno «migliaia» di candidati in attesa di unirsi ai loro ranghi e continueranno a fare incursioni al confine fino a quando la loro forza non sarà abbastanza grande per lanciare un assalto a Mosca: lo ha dichiarato il loro comandante al quotidiano britannico Times. «Abbiamo capacità serie», ha detto il comandante della Legione Libertà della Russia, che usa il nome di battaglia Caesar: «Abbiamo mortai, veicoli corazzati, (lanciamissili portatili, ndr) stinger, sistemi anticarro portatili e un’unità di ricognizione con droni molto efficace».

Kiev: “La Russia costruisce enormi obitori per i soldati”

Le autorità russe hanno iniziato a costruire enormi obitori per i soldati decessi in Ucraina. «La Russia non è più in grado di nascondere l’ampiezza delle perdite in Ucraina», afferma l’intelligence militare ucraina, dando notizia della costruzione di due grandi obitori a Kursk e a Rostov sul Don. Ognuna di queste strutture, si legge su Ukrainska Pravda, ha un’area di oltre 4mila metri quadrati. Gli obitori comprendono sale per le autopsie, un migliaio di celle frigorifere, depositi di bare e una sala per il lutto. A Rostov, riferiscono i servizi di Kiev, l’obitorio è costato circa 600 milioni di rubli (7,4 milioni di dollari), mentre a Kursk sono serviti 800 milioni di rubli (9,8 milioni di dollari). A ciò va aggiunto il costo dell’impianto frigorifero, pari ad un miliardo di rubli per ogni obitorio.

Berlino e Mosca chiudono alcuni consolati nei due Paesi

Berlino e e Mosca chiuderanno una serie di consolati nei due Paesi, limitando la propria presenza diplomatica. Lo ha annunciato in conferenza stampa a Berlino il portavoce del ministero degli Esteri tedesco. Il governo russo ha comunicato di voler limitare a 350 la presenza dei dipendenti della diplomazia tedesca e delle istituzioni culturali in Russia, ha spiegato, definendo la richiesta «un passo di ulteriore escalation» rispetto all’espulsione dei diplomatici avvenuta in passato. «Per questo motivo saranno indispensabili dei cambiamenti strutturali». Berlino chiuderà tre consolati in Russia, ma manterrà l’ambasciata a Mosca e il consolato a San Pietroburgo. «La misura voluta da Mosca vedrà una mossa reciproca» e anche la Russia dovrà limitare la sua presenza in Germania, con la chiusura di diversi consolati.

Zelensky: uccisi 483 bimbi dai russi, un migliaio mutilati

Le forze russe hanno ucciso almeno 483 bambini in Ucraina dall’inizio della guerra e ne hanno mutilati quasi un migliaio: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky durante una conferenza in occasione della Giornata internazionale dei bambini. Lo riporta Unian.

Cremlino: presto incontro fra Putin ed Erdogan

Il Cremlino annuncia che il presidente Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan si incontreranno nel prossimo futuro, anche se non è stato ancora concordato quando e dove si svolgerà l’incontro. Putin si è congratulato con il suo “caro amico” Erdogan dopo la vittoria di quest’ultimo alle elezioni presidenziali turche di domenica. Ankara ha condotto un’azione diplomatica di bilanciamento, opponendosi alle sanzioni occidentali contro la Russia, pur mantenendo stretti legami sia con Mosca che con Kiev, ospitando un primo tentativo di colloqui di pace e aiutando a mediare l’iniziativa del grano del Mar Nero.

Mosca: intercettati un missile e 12 proiettili Himars

L’antiaerea russa ha intercettato un missile ucraino Storm Shadow e 12 proiettili sparati dai sistemi ad alta mobilità Himars nelle ultime 24 ore, lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. “La difesa aerea ha intercettato 12 proiettili sparati dai sistemi di artiglieria a razzo ad alta mobilità Himars e un missile da crociera a lungo raggio Storm Shadow nelle ultime 24 ore”, ha detto Konashenkov durante un briefing con la stampa. «Gli aerei tattici, l’aviazione dell’esercito, le unità missilistiche e l’artiglieria del contingente delle Forze Armate russe hanno colpito 103 unità di artiglieria nelle loro postazioni di tiro, nonchè truppe e hardware militare in 149 aree nel corso dell’ultimo giorno», ha detto Konashenkov.

Il portavoce delle guardie di confine ucraine: forze russe hanno fatto esplodere una strada al confine fra Ucraina, Russia e Bielorussia

Forze russe hanno fatto esplodere una strada al confine fra Ucraina, Russia e Bielorussia, con l’apparente obiettivo di contrastare incursioni sul proprio territorio. A renderlo noto è Andrii Demchenko, portavoce delle guardie di confine ucraine. «Da ‘cattureremo Kiev in tre giorni’ a ‘facciamo esplodere le strade, così non ci catturano’«, ha commentato beffardo su Telegram, ripreso da Ukrainska Pravda. La strada, fatta esplodere ieri al confine, collega la città ucraina di Cernihiv a quella russa di russa Bryansk. «Hanno iniziato a far esplodere le strade, come se temessero un attacco ucraino al loro centro amministrativo – ha detto il portavoce – ma l’Ucraina non è un aggressore. Il nostro stato, voglio sottolinearlo, si sta esclusivamente difendendo e non gli importa di Bryansk. Tuttavia, vogliamo la caduta del centro decisionale che ha stabilito la guerra in Ucraina, dovrebbero far esplodere quello».

Cremlino: “inquietanti gli attacchi di Kiev su regioni russe”

Il Cremlino giudica «inquietante» la situazione dei civili nelle regioni russe confinanti con l’Ucraina bombardate dalle forze di Kiev e assicura che «misure» di contrasto vengono adottate. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, lamentando che non c’è stata «nemmeno una parola di condanna dall’Occidente» a proposito degli attacchi sui civili in queste regioni. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.

Cecchino ucraino condannato a 23 anni da corte del Donetsk

Un cecchino ucraino è stato condannato a 23 anni di reclusione dalla Corte suprema dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk perché riconosciuto colpevole di avere ucciso lo scorso anno un civile a Mariupol durante l’offensiva delle forze russe. Il condannato, riferisce l’agenzia Ria Novosti, si chiama Yan Khudoba, un militare della 36esima Brigata del corpo dei Marine ucraino. La Corte, sulla base di un’inchiesta del Comitato investigativo russo e su richiesta di un procuratore militare, ha stabilito che l’ 8 marzo del 2022 nei pressi di una scuola materna il soldato ha aperto il fuoco contro «un volontario che non partecipava al conflitto» colpendolo alle spalle. Successivamente si sarebbe avvicinato e lo avrebbe finito sparandogli a distanza ravvicinata.

Mosca: “Distrutta l’ultima nave da guerra ucraina in un raid di alta precisione nel porto di Odessa”

Il ministero della Difesa russo ha affermato che in un bombardamento nel porto di Odessa è stata distrutta «l’ultima nave da guerra ucraina», la Yuriy Olefirenko. L’unità, riferisce il dicastero citato dall’agenzia Ria Novosti, è stata distrutta in un «attacco ad alta precisione delle Forze aerospaziali russe».

Il Patriarca Kirill: “Importante mantenere buone relazioni con il Vaticano”

Nelle attuali circostanze decisive è importante per la Chiesa ortodossa russa mantenere buone relazioni con il Vaticano. Lo ha detto il patriarca Kirill incontrando oggi il nuovo ambasciatore russo presso la Santa Sede, Ivan Soltanovsky. «Questa è una nuova era ed è importante per noi costruire relazioni corrette con il Vaticano», ha affermato Kirill, citato dall’agenzia Tass.
«Capisco molto bene – ha detto Soltanovsky – che in questi tempi difficili per la nostra patria, per il popolo e per la Chiesa ortodossa, costruire relazioni reciprocamente benefiche con il Vaticano è un compito importante».

Lugansk: 5 decessi e 19 feriti in un attacco di Kiev

Almeno cinque persone sono rimaste uccise e 19 ferite a causa del bombardamento della località di Karpaty, nella regione di Lugansk occupata dai russi. È quanto affermano via Telegram i responsabili della regione secondo cui la zona è stata colpita da quattro missili lanciati dai militari ucraini con il sistema Himars.

Kiev: nel Mar Nero 16 missili Kalibr su 3 unità russe

La Russia ha attualmente tre unità navali (due sottomarini e una nave) equipaggiate con missili in servizio di combattimento nel Mar Nero, per un totale di 16 missili Kalibr: lo ha reso noto su Facebook il Comando Operativo Sud dell’esercito di Kiev, come riporta Ukrinform. «Nel Mar Nero, il raggruppamento navale è composto da nove unità, tre portamissili rimangono in servizio di combattimento, due dei quali sono sottomarini», si legge in un comunicato.

Tajani: “Corridoio verde non diventi mai una questione politica”

«Mi auguro che la questione del corridoio verde non diventi una questione politica. Quel corridoio non deve avere a che fare con la guerra. È un tema centrale, perché russi e ucraini trovino un punto di incontro, così come per la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Sono entrambi temi che non dovrebbero entrare nella guerra. È, questa, la prima battaglia che dobbiamo vincere». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani aprendo alla Farnesina la sessione plenaria dela IV Edizione della Conferenza globale sullo stato di attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16, che mira a promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo, fornire accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli.

Onu: “Non c’è paragone tra attacchi a Mosca e a città ucraine”

Non c’è paragone tra i recenti attacchi con droni su Mosca ed i continui e massicci attacchi delle forze russe sulle città ucraine: lo ha detto oggi il portavoce dell’Onu, Stephane Dujarric, come riportano i media internazionali. «Naturalmente condanniamo qualsiasi attacco ai civili e alle infrastrutture civili, ovunque essi si verifichino – ha affermato Dujarric -. Ma credo sia anche importante sottolineare che non c’è paragone tra i recenti attacchi a Mosca e i massicci attacchi che stiamo continuando a vedere sulle città ucraine».

Il governatore di Bankitalia, Visco: il Pil aumenterà intorno all’1% nel 2023. Ci sono segnali incoraggianti che vanno rafforzati

«Per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergono su un aumento del prodotto intorno all’1%». Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, secondo il quale «nell’affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, così come nell’uscita dalla pandemia, l’economia italiana ha mostra una confortante capacità di reazione». Il governatore osserva nella nostra economia «segnali incoraggianti che vanno rafforzati, superando quei ritardi che ancora impediscono alla nostra economia di dispiegare appieno le proprie potenzialità».

Ursula von der Leyen: “Un cessate il fuoco in Ucraina che sfoci in un conflitto congelato non porterà ad una pace duratura”

Un «cessate il fuoco» in Ucraina che «sfoci in un conflitto congelato non porterà ad una pace duratura. Dopotutto, dopo il 2014 era in vigore un cessate il fuoco: e sappiamo cosa è successo lo scorso febbraio, quando la Russia ha invaso. Un cessate il fuoco sarebbe intrinsecamente instabile e destabilizzerebbe la regione, lungo la linea di contatto». Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al Globsec di Bratislava, in Slovacchia. «Nessuno investirebbe o ricostruirebbe – continua – e il conflitto potrebbe divampare di nuovo in qualsiasi momento. No. Una pace giusta deve comportare il ritiro delle forze russe e del loro equipaggiamento dal territorio dell’Ucraina». «Soprattutto – prosegue von der Leyen – deve valere il principio ‘niente sull’Ucraina senza l’Ucraina’. Insieme all’Ucraina vogliamo una pace giusta, che non premi l’aggressore, ma che sostenga i principi della Carta delle Nazioni Unite e il diritto del popolo ucraino di essere padrone del proprio futuro. Il presidente Volodymyr Zelensky è molto chiaro su questo. Il presidente Zelensky si è fatto avanti con una formula di pace, che sosteniamo con tutto il cuore. Ciascuno dei suoi 10 punti si basa sulla Carta delle Nazioni Unite o sulle risoluzioni delle Nazioni Unite. E ha invitato i Paesi di tutto il mondo a unirsi e a costruire sulla formula della pace, in modo che il punto di partenza per la pace sia l’ordine basato sulle regole. Una pace giusta per l’Ucraina deve anche essere duratura. E per essere duratura, deve essere rafforzata in due modi vitali: il primo è garantire la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina. Accolgo positivamente le discussioni in corso su come garantire la sicurezza di Kiev. Ci sono diversi modelli ed esempi storici che possono essere utilizzati». «Una raccolta di garanzie da parte di Stati che la pensano allo stesso modo – dice ancora la presidente della Commissione – può offrire ciò che alcuni hanno chiamato ‘deterrenza per negazione’. In altre parole, fornire all’Ucraina l’equipaggiamento militare per fortificarsi contro gli attacchi russi in futuro. L’importante è che alla fine ci sia chiarezza. Chiarezza sul fatto che gli amici dell’Ucraina saranno lì, a lungo termine, per la sicurezza dell’Ucraina. Un simile accordo con garanzie di sicurezza dovrà essere accompagnato da un quadro più ampio di riforme democratiche in Ucraina. E qui, il percorso dell’Ucraina verso l’adesione alla nostra Unione giocherà un ruolo fondamentale. Sebbene tutti sapessero che ci stavamo imbarcando in un viaggio impegnativo, abbiamo conferito all’Ucraina lo status di candidato. Giustamente, quindi. Ora dobbiamo essere al loro fianco in ogni fase del percorso».

Ucraina: bombe russe su 17 villaggi nell’area di Zaporizhzhia

Le forze russe hanno lanciato ieri 69 attacchi su 17 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’Amministrazione militare regionale, Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform. «Il nemico ha lanciato 69 attacchi su 17 insediamenti nei distretti di Vasylivka e Polohy», si legge nel messaggio. Malashko ha precisato che i villaggi di Orikhiv e Zaliznychne sono stati oggetto di attacchi aerei, mentre Huliaipole e Mala Tokmachka sono stati colpiti con lanciarazzi multipli. Le forze russe hanno inoltre sparato 63 proiettili di artiglieria contro Olhivske, Novoandriivka, Huliaipilske, Malynivka, Temyrivka, Preobrazhenka e Shcherbaky. Non si registrano feriti o vittime.

Mosca: 5 decessi in seguito all’attacco Kiev su regione Luhansk

Almeno cinque persone sono state uccise e 19 ferite a seguito del bombardamento di un allevamento di pollame sul territorio dell’autoproclamata repubblica di Luhansk da parte dell’esercito ucraino. L’attacco è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì. Lo ha affermato il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell’Ucraina, come riporta l’agenzia Tass. «Il bombardamento del villaggio di Karpaty», scrive il Centro in un messaggio via Telegram, «è stato effettuato utilizzando il sistema missilistico Himars».

Nuovo appello del Papa per la pace in Ucraina

Nuovo appello del Papa per la pace in Ucraina con un monito a chi ha responsabilità politiche. Il Papa, salutando i fedeli italiani all’udienza generale, saluta «con affetto i giovani di ”Rondine Cittadella della Pace”» con un «pensiero grato per quanti, venendo dall’Ucraina e dalla Russia e da altri Paesi di guerra, hanno deciso di non essere nemici, ma di vivere da fratelli». «Il vostro esempio – dice Francesco-possa suscitare propositi di pace in tutti, anche in coloro che hanno responsabilità politiche. E questo ci deve portare a pregare di più per la martoriata Ucraina ed esserle vicino».

Macron a Bratislava: sostegno a Kiev e sicurezza europea. Il presidente atteso nel pomeriggio al Forum Globsec

Sostegno all’Ucraina e sicurezza europea: il presidente francese, Emmanuel Macron, è atteso oggi a Bratislava, in Slovacchia, dove interverrà nel pomeriggio dinanzi a responsabili di Paesi dell’Europa orientale riuniti in occasione del Forum Globsec sulle questioni legate alla sicurezza regionale. Una prima per un presidente francese ad un mese dal vertice Nato a Vilnius dell’11 e 12 luglio. Fonti dell’Eliseo, spiegano che l’intervento di Macron punta a rassicurare i presenti inviando «chiari segnali sulla nostra determinazione a sostenere l’Ucraina nel tempo e parlare anche dell’avvenire dell’Europa, dell’Unione europea e del nostro continente, in particolare, in materia di sicurezza». Il presidente intende anche sottolineare la “forza dell’Alleanza” atlantica ed insistere sull'”importanza del ruolo dell’Unione europea” nell’aiuto militare e civile all’Ucraina. Chiederà anche di proseguire il “riarmo” dell’Europa per rispondere alle nuove sfide di sicurezza, a dotare il continente di una “capacità di difesa aerea” comune. Tema oggetto di una conferenza il 19 giugno a Parigi. Sul tavolo anche le future relazioni tra Nato e Ucraina.

Intelligence britannica: sul terreno Mosca cede l’iniziativa a Kiev

Mosca sta cedendo alle forze armate ucraine l’iniziativa sul campo limitandosi al momento a reagire alle azioni belliche nemiche. A scriverlo è l’intelligence britannica nel suo rapporto quotidiano divulgato dal ministero della Difesa di Londra. «Dall’inizio di maggio – si legge – la Russia ha progressivamente ceduto l’iniziativa bellica reagendo alle azioni ucraine piuttosto che perseguire attivamente i propri obiettivi di guerra. Nel corso del mese, la Russia ha sferrato attacchi per 20 notti con droni e missili da crociera”, con scarso successo rispetto “al probabile obiettivo di neutralizzare le rafforzate difese aeree dell’Ucraina». «Sul terreno – prosegue – ha redistribuito le forze per reagire agli attacchi partigiani all’interno della Russia occidentale. Dal punto di vista operativo i comandanti russi stanno probabilmente tentando di dotarsi di forze di riserva e posizionarle dove credono che si verificherà un contrattacco ucraino», sforzo compromesso dall’invio di forze «a colmare le lacune lungo la linea del fronte intorno a Bakhmut».

Tre generali delle forze armate di Kiev nella lista dei ricercati da Mosca

Il ministero dell’Interno russo ha inserito tre generali ucraini nella lista dei ricercati, accusandoli di aver ucciso più di 500 civili nella regione del Donbass. Tra loro figura il primo vice capo di stato maggiore delle forze armate ucraine, Igor Kolesnik, «ricercato ai sensi dell’articolo del codice penale della Federazione Russa», si legge nel testo, che non specifica l’articolo. Gli altri due generali sono il vice capo di stato maggiore Aleksander Lokota e il vice comandante delle forze di terra ucraine Andrei Grishchenko.

Governatore Belgorod: “Evacueremo tutti i bambini da due distretti della regione”

Le autorità russe hanno annunciato oggi l’intenzione di evacuare tutti i bambini da due distretti della regione russa di Belgorod, situata al confine con l’Ucraina, dopo un nuovo attacco di artiglieria che ha provocato almeno quattro feriti. Il governatore di Belgorod, Viacheslav Gladkov, ha precisato che «i bambini dei distretti di Shebekino e Graivoronski saranno evacuati». «Oggi i primi 300 bambini saranno inviati a Voronezh», ha affermato in un messaggio su Telegram. Le autorità russe avevano già annunciato la scorsa settimana un temporaneo “reinsediamento” degli abitanti di nove comuni della regione.

Medvedev contro il ministro degli Esteri britannico J. Cleverly: funzionari sono obiettivo militare legittimo

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev si è scagliato contro il ministro degli Esteri britannico James Cleverly che ieri ha affermato che l’Ucraina «ha il diritto di proiettare la forza oltre i propri confini». «Gli stupidi funzionari del Regno Unito, nostro eterno nemico, dovrebbero ricordare che nel quadro del diritto internazionale universalmente accettato che regola la guerra moderna, comprese le Convenzioni dell’Aia e di Ginevra con i loro protocolli aggiuntivi, anche il loro Stato può essere qualificato come in guerra», ha scritto Medvedev in un tweet, «stando così le cose, qualsiasi suo funzionario pubblico (sia militare che civile, che faciliti la guerra) può essere considerato un obiettivo militare legittimo».

Kiev: finora riportati a abitazione 371 bambini ucraini. Erano stati rapiti dai russi

Il governo di Kiev ha riportato finora nel Paese 371 bambini ucraini che erano stato rapiti dalle forze russe: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’ufficio del presidente, Andriy Yermak. «Stiamo lavorando per riportare a abitazione i nostri figli. Tutti i bambini rapiti dalla Russia devono tornare in Ucraina – ha scritto l’alto funzionario -. Il presidente Volodymyr Zelensky si è incaricato di sviluppare un piano d’azione dettagliato, che abbiamo preparato per suo conto. ‘Bring Kids Back UA’ è il piano… che contrasterà i crimini della Russia contro i bambini ucraini». «Le autorità ucraine, i governi stranieri e le organizzazioni internazionali stanno unendo i loro sforzi per riportare in patria tutti i nostri piccoli cittadini ucraini. Siamo già riusciti a riportare in Ucraina 371 bambini», ha aggiunto. «Il Consiglio di coordinamento per la protezione e la sicurezza dei bambini sotto il presidente dell’Ucraina, che io dirigo, coordinerà l’attuazione del piano d’azione ‘Bring Kids Back UA’», ha concluso.

Il Times: legione “Libertà per la Russia” sta reclutando migliaia di volontari russi per attaccare Mosca

La legione ‘Libertà per la Russia’, sta reclutando migliaia di volontari russi per attaccare Mosca e rovesciare il presidente russo Valdimir Putin. È quanto riporta il Times, che cita un membro della legione conosciuto con lo pseudonimo di Cesare. Secondo lui, la milizia continuerà a condurre incursioni al confine russo fino a quando le forze non saranno abbastanza grandi da attaccare Mosca. Ora la legione ha tra i 500 e i 1000 combattenti. «Non siamo criminali e non siamo una compagnia militare privata come la Wagner. Siamo tutti cittadini della Federazione Russa. Alcuni di noi hanno precedentemente prestato servizio nelle forze armate», ha detto Cesare

Russi: in Lugansk 5 decessi in bombardamento ucraino

Il bilancio delle vittime del bombardamento ucraino di un allevamento di pollame nel villaggio di Karpaty nel Lugansk è salito a cinque decessi, secondo il Canale Telegram della rappresentanza della repubblica nel JCCC citato dall’agenzia Ria Novosti. «Il bombardamento del villaggio di Karpaty (distretto di Perevalsky) da parte di gruppi armati ucraini, secondo le informazioni preliminari, e’ di cinque decessi e 19 feriti», afferma la pubblicazione.

Bombe sulla regione russa di Belgorod

Quattro persone sono rimaste ferite in un “massiccio attacco” alla città di Shebekino, nella regione russa sudoccidentale di Belgorod, lo ha dichiarato il governatore Vyacheslav Gladkov su Telegram. «Due sono stati prontamente portati all’ospedale di Belgorod», ha detto Gladkov. «L’uomo ha ferite da schegge al collo e alla schiena, le condizioni sono gravi, la donna ha ferite da schegge al braccio e all’avambraccio. I medici stanno conducendo tutti gli esami necessari». Gladkov ha riferito che otto appartamenti, quattro case, una scuola e due edifici amministrativi sono stati danneggiati dai bombardamenti.

Isw: Putin minimizza l’attacco su Mosca perché ha scarse opzioni di rappresaglia

Il centro studi americano Institute for the Study of War (Isw) nel suo quotidiano aggiornamento sul conflitto in Ucraina sostiene che Putin stia minimizzando il recente attacco di droni a Mosca per «evitare di mostrare le limitate opzioni di rappresaglia che ha contro l’Ucraina». Putin, scrive l’Isw, ha affermato che le forze russe hanno colpito il quartier generale dell’intelligence militare ucraina «due tre giorni fa» e ha affermato che le forze armate russe Proseguono a rispondere alla «guerra contro il Donbass» dell’Ucraina colpendo le infrastrutture militari ucraine. L’enfasi sugli attacchi missilistici passati, e in corso, è probabilmente un tentativo di segnalare che la Russia sta già attivamente effettuando rappresaglie e non ha bisogno di rispondere a ulteriori provocazioni.

Kiev: 32 droni russi abbattuti nelle ultime 24 ore

Le forze ucraine hanno abbattuto 32 droni kamikaze russi nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione al fronte, come riporta Ukrinform. «Nelle ultime 24 ore i nostri difensori hanno distrutto 32 droni d’attacco Shahed. Le unità delle forze missilistiche e dell’artiglieria hanno colpito tre posti di comando, un’area in cui si trovavano i soldati del nemico, quattro sistemi di artiglieria in posizione di tiro, un sistema missilistico antiaereo, tre depositi di carburante e una centrale per la guerra elettronica», si legge nel rapporto. Nel complesso, nelle ultime 24 ore i russi hanno lanciato 64 raid aerei sull’Ucraina, un attacco missilistico ed hanno sparato 88 razzi con sistemi a lancio multiplo

Grossi, AIEA: “La situazione sicurezza a Zaporizhzhia è fragile e pericolosa”

La situazione della sicurezza nucleare e della protezione presso la centrale di Zaporizhzhia in Ucraina continua ad essere estremamente fragile e pericolosa». Lo ha detto al Consiglio di Sicurezza Onu il direttore dell’Aiea Rafael Mariano Grossi. «Le attività militari Proseguono nella regione e potrebbero aumentare molto considerevolmente nel prossimo futuro», ha continuato: «Siamo fortunati che non si sia ancora verificato un incidente nucleare, dobbiamo tutti fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre al minimo le possibilità che ciò accada». Per il direttore dell’Aiea i cinque principi sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, che ha enunciato all’Onu sono «impegni essenziali per evitare il pericolo di un incidente catastrofico”. “L’Aiea intende iniziare a monitorare questi principi attraverso la sua missione in loco – ha aggiunto -. Chiedo solennemente a entrambe le parti di osservare questi cinque principi, che non vanno a scapito di nessuno e a vantaggio di tutti. Evitare un incidente nucleare è possibile».

Mosca: “Bombe ucraine nel sudovest russo, ferita una donna”

Le autorità di difesa russe hanno accusato le forze armate ucraine di aver nuovamente bombardato la città di Shebekino nella regione di Belgorod, nel sud-ovest della Russia, dove una donna è rimasta ferita. «Gli edifici residenziali sono stati danneggiati. Un certo numero di veicoli ha preso fuoco«, afferma una nota del centro di risposta alle crisi della regione diffusa dalla Tass. Il distretto di Shebekino, che confina con l’Ucraina, è stato oggetto di pesanti bombardamenti negli ultimi giorni. Solo lunedì, 155 proiettili sono caduti sul suo territorio, di cui 48 nel centro amministrativo del distretto.

Russia, attacco con droni su una raffineria di Krasnodar

Un serbatoio di stoccaggio di petrolio ha preso fuoco in una raffineria nella regione di Krasnodar, nella Russia meridionale, presumibilmente a causa di un attacco con droni: lo ha detto il governatore Veniamin Kondratyev sul suo canale Telegram. «Un incendio è scoppiato sul territorio della raffineria di Afipsky. L’incendio è stato contenuto in un’area di 100 metri quadrati e non ci sono state vittime». Il rogo è stato in breve definitivamente spento

Wsj, verso vertice su pace senza Russia a luglio

Un vertice fra l’Ucraina e i suoi alleati che preceda quello della Nato di luglio e punti a elaborare una proposta di pace per concludere la guerra è in via di preparazione: lo rivela il Wall Street Journal, citando un consigliere della presidenza ucraina e fonti diplomatiche europee. Il vertice non prevederebbe la partecipazione della Russia.

Usa verso nuovo pacchetto aiuti all’Ucraina da 300 milioni

Gli Stati Uniti si preparano ad annunciare un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina da 300 milioni di dollari che include anche munizioni per i droni. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando l’Associated Press. Gli aiuti dovrebbero essere annunciati in settimana.



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di
www.lastampa.it
2023-05-31 12:56:15 ,

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