Nel 2020 le emissioni di gas serra dell’Unione europea sono calate dell’11 % rispetto al 2019. È la maggiore riduzione su base annua dal 1990. Lo rivela l’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea), sottolineando che il risultato «è dato in grandissima parte dalla forte contrazione economica causata dalla pandemia di Covid-19». Dal 1990 al primo anno della pandemia, le emissioni si sono ridotte del 34 %, equivalenti a 1,94 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in meno. Il rapporto evidenzia anche che l’Ue ha parzialmente slegato la propria crescita economica dalla generazione di nuove emissioni. Nel periodo di riferimento il Pil dell’Unione è infatti cresciuto del 54 %.
L’impatto delle rinnovabili
Mentre gli effetti del lockdown influiscono nella riduzione annua, l’Aea sottolinea che il risultato trentennale si deve anche a un maggiore uso di fonti rinnovabili e di combustibili ad emissioni minori. Ad esempio, il rapporto fa notare come il consumo di carbone nell’Unione nel 2020 sia un terzo di quello del 1990. Buona parte del risultato si deve anche all’efficientamento energetico degli edifici. Per quanto riguarda le industrie, le maggiori riduzioni si sono verificate nella manifattura, costruzioni edili, e nella produzione di elettricità, acciaio e ferro. Si sono poi ridotte le emissioni relative al riscaldamento, diminuzione dovuta a inverni più miti, ma sono aumentate quelle derivanti dall’aria condizionata e alla refrigerazione. Un altro settore in cui è stato registrato un aumento è il trasporto: quello su strada, nel 2020, ha generato 53 milioni di tonnellate di anidride carbonica in più rispetto al 1990.
I Paesi che hanno contribuito di più al risultato
Ci sono disparità nell’apporto dei singoli Paesi al risultato. Germania e Regno Unito sono responsabili del 47 % della riduzione nelle emissioni dal 1990, mentre «Romania, Francia, Italia, Polonia e la Repubblica Ceca, assieme, hanno contribuito a quasi un terzo del totale della diminuzione». Sempre nel periodo preso a riferimento, le emissioni italiane sono passate da 520 milioni di tonnellate annue a 381 milioni, una diminuzione del 26,7 % (e dell’8,9 % rispetto al 2019).
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Scritto da Antonio Di Noto perwww.open.online il 2022-05-31 16:06:18 ,