ISTANBUL – Le maglie delle leggende turche, impegnate al Villaggio sul Mare di Marmara nel torneo Ultimate Champions con le leggende Uefa, portavano il logo della campagna di Nyon per l’inclusione, che è stata lanciata ufficialmente proprio a Istanbul dall’italiano Michele Uva, direttore Uefa del settore della Sostenibilità. Non si tratta solo di un calcio al razzismo e a ogni altra forma di intolleranza, ma appunto del varo di una serie di iniziative per l’inclusione e le pari opportunità bel calcio europeo. L’obiettivo è di “promuovere un cambiamento sociale positivo, partendo da tre pilastri – la Campagna, la Piattaforma e l’Attivazione – che uniscono tutte le iniziative, gli eventi e le campagne di sostenibilità sociale dell’Uefa”.
In particolare quest’iniziativa si basa sull’impegno costante dell’Uefa per sfruttare il calcio come catalizzatore: “Si vuole promuovere un cambiamento positivo nella società, con un messaggio semplice ma significativo: nel calcio tutti sono i benvenuti”. Footb ALL stimolerà dunque nuove azioni educative e amplificherà quelle esistenti, come il programma educativo Outraged, informando ulteriormente il pubblico sugli sforzi compiuti dalla Uefa dalle sue organizzazioni affiliate e dai partner calcistici verso l’inclusione e l’uguaglianza nel calcio europeo. Si tratta di una strategia per attivare e accelerare l’azione collettiva a sostegno della sostenibilità sociale e ambientale nel contesto del calcio europeo. La campagna video di lancio di Footb ALL racconta le storie dei membri della comunità calcistica, tutti provenienti da background diversi e tutti con ruoli diversi nel calcio: da arbitro a giardiniere, da tifoso ad allenatore. Mira a sfidare i pregiudizi e le supposizioni dello spettatore sui protagonisti e mostra che, nonostante le loro differenze e qualità uniche, appartengono tutti al calcio.
Uno di questi esempi nel video è la storia di Linda Repetti, che lavora come giardiniere allo Stadio Luigi Ferraris di Genova: “La gente si stupisce quando dico che lavoro come giardiniere perché non ci sono molte donne che fanno questo lavoro nel calcio. Ho sempre lottato e lavorato duramente per il mio ruolo”.
La finale di Champions è l’occasione per il lancio, col logo bene in vista sia sui tabelloni perimetrali, sia sulla segnaletica e sul maxi schermo dello stadio, sia infine sui canali dei social media Uefa, prima, durante e dopo la partita. Tra i testimonial spicca il francese Patrick Vieira, fautore del rispetto reciproco nel calcio: “Il calcio è unico, perché è in grado di trascendere i confini di nazionalità, etnia, genere e religione. Fin dalla tenera età, i bambini imparano a giocare insieme e parlano una lingua calcistica comune. Dobbiamo amare e proteggere la diversità nel calcio, così tutti possono sentirsi una parte rispettata della comunità”.
Alla fine di questo mese, i premi Footb ALL inaugurali saranno consegnati all’associazione nazionale, al club, al giocatore e alla lega che hanno dato un contributo eccezionale ai progetti di inclusione, uguaglianza e diversità nel calcio. Nella stagione 2023-24 e in quelle successive, il programma Footb ALL verrà ulteriormente implementato nelle competizioni Uefa e a livello nazionale in stretta collaborazione con le federazioni affiliate all’Uefa.