Le due assegnazioni più recenti, rese note il 6 e l’11 aprile, sono invece quelle andate a D-Orbit e a Sitael. Con una commessa da 26 milioni di euro, D-Orbit, l’azienda specializzata in logistica spaziale con sede a Fino Mornasco, dovrà costruire un satellite in grado di fornire immagini ad alta risoluzione, che sfrutti tecnologia a microonde, per la rilevazione anche di notte o in presenza di nuvole. L’accordo, che coinvolge per lo sviluppo del sensore anche Metasensing, include un’opzione da 24 milioni per un ulteriore satellite.
Sitael, la più grande impresa privata dello “space in Italy”, parte di Angel Holding, dovrà invece fornire quattro satelliti dotati di strumenti ottici iperspettrali di ultima generazione, questi ultimi realizzati da Leonardo a Campi Bisenzio. Richiederanno tre anni di lavoro e inizieranno a operare nel 2026.
“La peculiarità di Iride è di essere una costellazione costituita da dozzine di satelliti di dimensioni ridotte rispetto a quelle degli apparati principali che l’Italia ha sviluppato, come Cosmo-SkyMed – continua Levrini – i suoi satelliti non saranno tutti identici, ma di taglie diverse: si partirà da quelli più piccoli, intorno ai 25 chilogrammi, e si arriverà ai più grossi, nell’ordine dei 350 chili. Questo perché ospiteranno sensori e strumenti di natura e complessità diverse, quindi anche di peso differente”.
Con una gara da 25 milioni di euro, la fornitura del cosiddetto Payload Data Ground Segment (o Pdgs) della costellazione è stata affidata alla pugliese Exprivia. Per tre anni l’azienda, alla testa del gruppo composto da Telespazio, Planetek Italia, Serco Italia e Aresys, gestirà la piattaforma in grado di raccogliere i dati dei 34 satelliti ed elaborarli per lo studio dei fenomeni naturali climatici e del territorio. Un comunicato di Exprivia specifica che “sarà possibile fornire alle agenzie governative strumenti utili nei processi decisionali legati al monitoraggio dei fenomeni naturali (climatici e del territorio) o, ad esempio, alla gestione degli scenari di crisi e del traffico marittimo”.
La realizzazione dell’infrastruttura di accesso ai dati e ai servizi di Iride da parte dell’utenza – il marketplace digitale – competerà invece a e-GEOS: con una commessa complessiva di circa 13 milioni, la società di Telespazio (all’80%) e di Asi (al 20%) la realizzerà guidando un altro gruppo costituito da Leonardo, Telespazio, Planetek Italia, Serco, Exprivia e Atos. Con un comunicato ufficiale, e-GEOS garantisce che il “marketplace garantirà un punto di accesso unico, affidabile e cyber protetto per le organizzazioni istituzionali e i clienti commerciali, trasformando l’osservazione della Terra in un patrimonio di informazioni e analisi a beneficio della collettività e promuovendo l’utilizzo dei servizi di geoinformazione nella quotidianità contesto”.
Leggi tutto su www.wired.it
di Emilio Cozzi www.wired.it 2023-04-12 12:10:55 ,