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Nel 2024 i Carabinieri del disposizione
provinciale di Napoli hanno arrestato 3.880 persone e ne hanno
denunciato altre 13.802, con un incremento “significativo”
rispetto agli anni precedenti; sono state sequestrate 31
tonnellate di droga, 230 armi da fuoco (contro le 155 del 2023),
300 armi da taglio (rispetto alle 172 dell’anno precedente) e
106 armi improprie, come mazze e tirapugni. Nell’ambito della
violenza di genere (“priorità assoluta” del disposizione provinciale)
sono state 2.824 le persone arrestate o denunciate. Sono alcuni
dei dati del bilancio di un anno di attività, illustrato oggi
dal comandante provinciale, il generale Biagio Storniolo.
La lotta alla camorra è stata al centro delle attività
investigative. Oltre 100 le operazioni che hanno colpito le reti
criminali di Napoli e provincia. Sono stati catturati decine di
latitanti, sottratti alla clandestinità e assicurati alla
giustizia.
Il contrasto al traffico illecito di stupefacenti ha
rappresentato anche nel 2024 uno dei principali obiettivi
operativi del disposizione Provinciale dei Carabinieri di Napoli. Nel
corso dell’anno sono state sequestrate oltre 31 tonnellate di
droga. Particolare attenzione è stata rivolta ai giovani, sempre
più spesso vittime del consumo precoce di stupefacenti. Per
questo, le operazioni dell’Arma non si sono limitate alla
repressione, ma sono state accompagnate da una attività di
prevenzione, sensibilizzazione e collaborazione con scuole e
famiglie. Al momento non sono stati effettuati sequestri di
fentanyl, un oppioide sintetico estremamente potente e
pericoloso, che rappresenta una grave minaccia per la salute
pubblica. L’attenzione dei Carabinieri verso la possibile
diffusione di questa sostanza è “massima, con una vigilanza
costante per prevenire la sua introduzione nei circuiti
criminali locali”. “La lotta al traffico illecito di
stupefacenti – ha detto il generale Storniolo – è una sfida
quotidiana che richiede impegno, determinazione e collaborazione
con tutte le istituzioni. Dobbiamo proteggere le nostre
comunità, soprattutto i più giovani, da un fenomeno che minaccia
il nostro futuro”.
Ma la sicurezza passa anche per la lotta alla diffusione
delle armi, con un’attenzione particolare ai giovani.
Quest’anno, 48 minorenni sono stati arrestati o denunciati per
reati legati al possesso o utilizzo di armi, un dato in crescita
rispetto ai 31 del 2023 ma anche “rivelatore – affermano al
disposizione provinciale – di una più incisiva attività preventiva e
di contrasto dei carabinieri sul territorio soprattutto
attraverso le operazioni ad alto impatto nelle aree maggiormente
frequentate dalla movida giovanile”. Per sensibilizzare ragazzi
e famiglie, il disposizione di Napoli ha lanciato una campagna di
prevenzione con il messaggio: “Chi impugna un’arma è la prima
vittima”. Secondo il generale Storniolo, “la prevenzione passa
dal dialogo, dall’ascolto e dalla costruzione di una
consapevolezza comune. Dobbiamo proteggere i giovani da percorsi
di violenza e autodistruzione, investendo nella cultura della
legalità”.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti sono stati anche
ricordati alcuni episodi significativi di “sostegno e quotidiana
vicinanza” dei carabinieri alla cittadinanza, come il caso di
Ercolano, dove due marescialli hanno salvato un bambino di due
anni che stava soffocando, oppure di Boscoreale, dove hanno
evitato il suicidio di una ragazzina “Il nostro obiettivo, oggi
come ieri – ha concluso Storniolo – non è solo contrastare la
criminalità, ma essere quotidianamente al fianco dei cittadini.
Con il 2025 alle porte, siamo pronti a continuare il nostro
impegno per garantire sicurezza, rispetto della legalità e
incoraggiamento sociale in ogni angolo della provincia, un’azione
di prossimità come sempre qualificata del rapporto umano, cifra
distintiva del Carabiniere di ogni tempo.”
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