Circolare la narrazione in base alla quale il Senato, e di riflesso il Governo, avrebbe riconosciuto fin dall’estate scorsa che i vaccini contro il nuovo Coronavirus approvati in Europa sarebbero «sperimentali». La fonte è un documento del Senato della Repubblica, apparso il 16 giugno 2021 come «Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00388». Ma il testo non ha valenza scientifica e non è un documento che rappresenta il pensiero del Senato della Repubblica o del Governo italiano.
Per chi ha fretta:
- Il Senato, o il Governo, non ha presentato a giugno un documento contro l’immunizzazione pediatrica.
- La fonte principale è un appello presentato da 13 parlamentari di opposizione.
- Nel merito il documento non è supportato da alcuna prova sui presunti vaccini sperimentali, né su una pericolosità verso i minori di 12 anni.
Analisi
Del caso si erano già occupati i colleghi di Facta lo scorso novembre, riscontrando quanto segue (il grassetto nei due argomenti principali è nostro):
Il documento citato nel post oggetto della nostra verifica è liberamente accessibile attraverso il sito web del Senato italiano – continuano i colleghi -, al suo interno si fa menzione del fatto che «I vaccini sono, quindi, attualmente sperimentali con dati limitati sulla sicurezza degli adulti a breve termine e non disponibili» e che «La tecnologia del vaccino mRNA completamente nuova, che non è mai stata precedentemente approvata per l’uso nell’uomo». L’atto in questione, tuttavia, non è stato consegnato al Senato dal governo italiano, ma bensì da 13 parlamentari dell’opposizione e in particolare di Fratelli d’Italia.
Appurato che non si tratta di una fonte governativa, bensì dell’intervento di alcuni parlamentari di opposizione, ripassiamo le due tesi riportate, alla luce di quanto abbiamo potuto accertare in precedenti articoli. È curioso notare che circolano altre fake news molto simili, create più recentemente utilizzando altre «fonti ufficiali», di cui viene distorto il significato: la prima basata su una nota di Aifa, la seconda su un documento di Ema. In entrambi i casi si vorrebbe dimostrare che i vaccini sarebbero sperimentali e contenenti sostanze non approvate per uso umano.
Atto di Sindacato Ipsettivo
Gli atti di sindacato ispettivo sono delle mozioni di indirizzo politico, rilevanti soltanto dal punto di vista politico e non giuridicamente vincolanti, che vengono presentati in questo caso dai senatori per richiedere al Governo di impegnarsi nella sospensione dell’immunizzazione dei minorenni.
Le fonti dell’appello parlamentare
Sono quattro le fonti principali su cui si basa l’appello dei 13 parlamentari:
- Robert Koch Institut (RKI) – «”L’uso di Comirnaty in bambini e adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni senza precedenti malattie è attualmente generalmente non raccomandato […] per questa fascia di età è quindi possibile l’immunizzazione solamente dopo consiglio medico e se il bambino o l’adolescente o i tutori accettano i rischi individuali”».
- Israele – «è notizia recente che proprio in Israele sono state riportate 275 miocarditi nei giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni».
- CDC americani – «secondo cui, dopo le vaccinazioni con Pfizer e Moderna, nei soggetti tra i 16 e 24 anni si sono riscontrate miocarditi in numero superiore rispetto all’atteso».
- Health advisory & recovery team (HART) – «lettera aperta, sottoscritta da un gruppo di medici inglesi, indirizzata all’MHRA».
L’Istituto RKI viene definito dagli stessi parlamentari l’equivalente dell’Iss italiano. Ne prendiamo atto, come del fatto che a distanza di diversi mesi il governo tedesco ha previsto – per affrontare la quarta ondata -, di rendere disponibili dal 20 dicembre «2,4 milioni di dosi di vaccino Biontech-Pfizer per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni». Ovviamente gli enti sanitari seguono il principio di precauzione, in attesa che arrivino ulteriori conferme di sicurezza.
Il report israeliano a cui fanno riferimento i 13 deputati lo avevamo trattato in un articolo del giugno scorso:
In attesa di analizzare un paper revisionato su rivista scientifica – spiegavamo -, possiamo attingere dalle informazioni rilasciate dal Ministero dalla sanità israeliano. Da queste non emerge un accertato collegamento causale tra Pfizer e la miocardite. Parliamo di appena 275 casi raccolti tra dicembre 2020 e maggio 2021, su circa cinque milioni di vaccinati. Il 95% dei pazienti ha riportato forme lievi, mentre il 5% è stato dimesso dopo quattro giorni di ospedalizzazione.
Nel medesimo articolo trattavamo anche dei casi di miocardite raccolti dai CDC americani:
Stando ai dati il fenomeno riguarderebbe in particolare la fascia tra i 16 e 19 anni. I CDC americani hanno recentemente rilevato casi simili in sette ragazzi tra i 14 e 19 anni, vaccinati con Comirnaty tra aprile e maggio di quest’anno. Secondo il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), negli Stati Uniti risulterebbe un numero superiore del previsto di miocarditi nei ragazzi tra i 16 e 24 anni. Non di meno, questo sistema di sorveglianza è basato su mere segnalazioni non verificate. Non è la prima volta che viene usato per fabbricare pericoli immaginari collegati ai vaccini.
Curiosamente lo HART compare tra le fonti (la n° 221) non-scientifiche di un lavoro della Fondazione Hume impropriamente presentato come «maxi analisi», rivelatasi inconsistente. Il documento in questione è appunto una lettera aperta, non uno studio scientifico.
immunizzazioni sperimentali non testati sull’uomo?
La narrazione in base alla quale la tecnologia a mRNA non fosse stata mai sperimentata prima della Pandemia era stata rilanciata recentemente, distorcendo persino un articolo de Il Sole 24 Ore che sosteneva tutt’altro. Ne parliamo qui:
I vaccini a mRNA non spuntano fuori proprio dal nulla – spiegavamo -, partono da un background di studi cominciato circa 30 anni fa. Lo sviluppo dei vaccini di nuova generazione che conosciamo in tempi così relativamente brevi è stato davvero sorprendente, ma non incredibile. Dal momento che le tecnologie utilizzate per produrle in gran parte rientravano nella definizione di Ogm (Organismi geneticamente modificati), l’Unione europea ha dovuto aggiornare le proprie normative, rendendo possibile la produzione; ispirando anche diverse narrazioni No vax in merito a presunti «vaccini Ogm» (lo avevamo visto qui).
Del resto risulta scorretto definire questi vaccini «sperimentali». Avevamo già spiegato il meccanismo in tre fasi cliniche, necessario perché vengano sottoposti all’esame delle Agenzie del farmaco. Anche così l’approvazione non è una passeggiata, né possiamo considerare tutto finito durante la distribuzione delle dosi, come testimoniano le sfortunate vicissitudini del vaccino di AstraZeneca. In questi casi riportiamo sempre quel che ci aveva spiegato in merito il PhD in Cencer Biology Aureliano Stingi:
L’approvazione emergenziale è più che altro per poter commercializzare un farmaco quando hai intanto degli endpoint preliminari – continua Stingi –, vuol dire che al posto di avere tutti gli endpoint (come, “il vaccino previene la trasmissione”), ci siamo fermati a “il vaccino previene la morte”. Una volta che avevamo quei numeri, e avevamo bisogno di quelli, i vaccini sono stati approvati.
Sono stati veloci i trial perché c’era una pandemia in atto ed era facile, sia reclutare persone, sia che queste si infettassero. È partito anche il trial per l’HIV ma durerà anni, perché fortunatamente in quel caso la gente non si infetta così facilmente. È il contesto della Covid-19 a rendere tutto più veloce. Non vorrei passasse il messaggio che siccome eravamo in emergenza abbiamo fatto le cose male. Non è così. I passaggi di sicurezza ci sono stati tutti. Non è che accettiamo qualsiasi cosa “solo” perché siamo in emergenza, ma è quest’ultima a velocizzare il processo.
Conclusioni
Chi ha prodotto questa narrazione ha distorto il contesto in cui si colloca la fonte principale: un appello presentato da 13 parlamentari di opposizione che, oltre a non avere valenza scientifica, non può venire confuso con un documento del Governo o che rappresenti il pensiero del Senato della Repubblica. Oltre a questo, abbiamo visto che nel merito tale fonte non si avvale di dati rilevanti per sostenere che i vaccini siano sperimentali e sconsigliabili ai minori di 12 anni.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.
Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).
Leggi anche:
Source link
Scritto da Juanne Pili perwww.open.online il 2021-12-30 00:01:48 ,