All’inizio della settimana, su Alibaba è comparso lo strano annuncio della vendita di quella che sembrava essere la copia di un drone suicida iraniano – l’UAV ad ala fissa XHZ-50 -, utilizzato dalla Russia per attaccare l’Ucraina. Venduto al prezzo di 57.000 dollari, il drone è stato rimosso dall’ecommerce cinese dopo che Motherboard ha contattato il fornitore OEM Sunlipo per informarlo dell’accaduto. A distanza di giorni, basandosi su una serie di documenti relativi al prodotto, la stessa testata ha ammesso di aver scoperto che il drone era in realtà destinato alla guerra.
“È un UAV suicida a lungo raggio utilizzato sul campo di battaglia per attaccare obiettivi fissi. Il velivolo ha capacità di penetrazione a bassa quota e ad alta velocità ed è difficile da rilevare dai radar”, si legge nei documenti. A confermare la veridicità della notizia è stato uno dei dei dipendenti dell’OEM Sunlipo, che ha confermato di aver ritirato il drone da Alibaba perché si trattava effettivamente di un’arma. Anzi, secondo quanto riferito dal direttore delle vendite della società, Johnny Lu, il drone era un modello incredibilmente simile allo Shahed-136 iraniano, destinato alla vendita nell’Europa dell’Est.
Una questione spinosa, quindi, per la piattaforma di ecommerce, considerando che la Cina si è impegnata a non vendere armi ai paesi coinvolti nella guerra. Eppure, la richiesta di droni da parte di Ucraina e Russia è altissima, trattandosi di strumenti incredibilmente pratici, facili da utilizzare e soprattutto in grado di portare a termine una missione con certezza quasi assoluta. Ma non è certo che questo abbia a che fare con la comparsa del drone in un sito come Alibaba. “Non sono sicuro di come questo particolare drone, ovviamente militare, sia finito in un elenco online”, ha dichiarato Samuell Bendett, un esperto di droni della New American Security.
Leggi tutto su www.wired.it
di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-01-19 16:20:37 ,