Ci sono film che fanno male. Un male fisico. Un male così forte da non riuscire a dimenticarli. Sono film che non si accontentano di scivolare sulla patina, grattano con violenza la superficie per andare prepotentemente all’essenza delle cose. Mia, il film di Ivano De Matteo, è uno di questi. Se avete visto i suoi precedenti Gli Equilibristi e I nostri ragazzi sapete di cosa parliamo. Con Mia – presentato in anteprima al BiF&st 2023 – si spinge ancora oltre, con l’intento di mettere in scena una storia di ordinaria follia. Un’adolescente che si innamora di un ragazzo incapace di amare, uno che concepisce la relazione come un rapporto di potere in cui è lui a dover comandare, ad avere il controllo su tutto, a tiranneggiare possessivo la vita di lei.
Il padre di Mia non ci sta, vorrebbe reagire, fare qualcosa, prova ad allontanarla da questo amore, ma senza successo. La madre di lei minimizza, è ottimista, speranzosa, più leggera. Mia intanto ogni giorno va spegnendosi. Si scusa per tutto, si allontana da tutti, smette di truccarsi, di uscire con le amiche, di sorridere. Non c’è solo il tema delle relazioni tossiche, c’è anche quello dello stalking di chi ti segue ovunque vai, ti fa mille chiamate al giorno, ti usa costantemente violenza psicologica e non ti lascia vivere. C’è, soprattutto, quello del revenge porn, fenomeno allarmante tra gli adolescenti e non solo, sviluppato secondo modalità che non intendiamo svelarvi. C’è anche il tema del delicatissimo rapporto genitori-figli, che si fa ancora più precario quando i secondi sono adolescenti e attraversano una fase della crescita, e della vita, frastagliata di complessità.
È un film, in sostanza, pieno di temi, di cose, e di cose vere. Tutto odora di vero nel cinema di Ivano De Matteo, è da sempre il suo merito. Le case, i luoghi di lavoro, le strade, i capelli dei protagonisti, le loro reazioni emotive: non c’è nulla di posticcio, tutto pulsa di vita vera. E così non si può che seguire la storia di Mia con il fiato sospeso, con un crescendo di ansia, tensione e preoccupazione verso una ragazza per cui è impossibile non parteggiare. Perché Mia è una di noi, una delle nostre figlie, sorelle, amiche. La interpreta una bravissima Greta Gasbarri, al suo esordio sul grande schermo. Ma tutti gli attori sono bravi e in parte, da Edoardo Leo che attraversa una miriade di stati d’animo fino al più cupo di tutti, a Riccardo Mandolini capace di mettere i brividi con uno sguardo, fino agli attori che interpretano ruoli più piccoli eppure significativi e speciali.
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di Claudia Catalli www.wired.it 2023-04-05 14:30:00 ,