Author: Germana Bevilacqua
Data : 2023-07-26 10:29:02
Dominio: www.perizona.it
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Colpito da un fulmine e sopravvissuto miracolosamente. E’ questa la storia di un uomo triestino residente a Fiumicello. Paolo Serravallo, questo il suo nome, ha pubblicato su Facebook le foto delle ferite riportate. Il fulmine è entrato dal petto ed è uscito dalla mano passando vicino al cuore. “Sono vivo per miracolo”, ha dichiarato l’uomo a “Today”. Dopo qualche giorno in ospedale, è tornato a dimora. Ora è convalescente e fuori pericolo. Un’avventura che può vantarsi di raccontare definendola con ironia “un’esperienza elettrificante”. Il fatto risale allo scorso 19 luglio. E’ accaduto nel parcheggio di un locale a Castions di Strada. L’uomo racconta: “Non mi trovavo nel pieno di un temporale, mi trovavo fuori dal locale con due amiche, avevo letto che era previsto un temporale e vedevo la perturbazione in lontananza, verso Lignano. Ho preso il cellulare in mano e ho visto che erano le 21:40. Mi sono detto, ecco, il temporale sta arrivando, e poco dopo averlo pensato ho sentito un rumore fortissimo, come fosse appena caduta una bomba”.
“In una frazione di secondo, mi sono accorto che mi bruciava il pettorale sinistro e il braccio”
Un racconto da incubo che descrive come il fulmine sia arrivato improvvisamente, senza che l’uomo potesse avvertire il pericolo. “In una frazione di secondo – continua – mi sono accorto che mi bruciava il pettorale sinistro e il braccio, ho guardato la mia mano e ho visto una ferita, e così anche sul pettorale, dove sentivo una contrazione fortissima e dolorosa”. In quei momenti, Paolo Serravallo non immaginava cosa gli fosse appena accaduto. Le sue amiche però hanno visto tutto: il fulmine ha colpito ad ampio raggio e ha travolto sia l’uomo che un albero nelle vicinanze spaccandolo in due. “Durante lo scoppio ho sentito come un pugno sul petto – spiega Serravallo – e la sensazione era che il cuore si fosse fermato, per poi ricominciare a battere. I medici mi hanno detto che è normale, quando si riceve una scarica elettrica così forte il cuore può fermarsi e poi, come se avesse una sorta di pacemaker naturale, può riprendere a battere senza grossi danni. Nel frattempo la gente, spaventata dal rumore, usciva dal locale ma nessuno, tranne io e le mie amiche, si era accorto di ciò che era successo”.
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“Mi hanno subito dato il codice rosso e mi hanno monitorato per 12 ore”
L’uomo ha dimostrato grande freddezza e lucidità. Dopo essere stato colpito dal fulmine è salito da solo sulla sua auto e si è recato al pronto soccorso di Monfalcone, nonostante la dolorosa contrazione muscolare. “Mi hanno subito dato il codice rosso e mi hanno monitorato per 12 ore per capire se c’erano aritmie, lesioni interne o versamenti di sangue – svela – Stranamente non ho preso paura, ero calmissimo e respiravo lentamente, ma la pressione arteriosa era a 190 a causa della scarica elettrica. Il giorno dopo, verso le 13, mi avevano già dimesso. Dovrò prendere dei farmaci e, per diverso tempo, avrò problemi alle strutture molli del braccio, ma nel complesso mi sento bene, anche se ho ancora la sensazione dell’adrenalina nel sangue che, pian piano, si sta acquietando”. Paolo Serravallo, alla fine, ha voluto lanciare un messaggio: “Se c’è un temporale non uscite di dimora oppure aspettate in macchina. A me non è successo mentre ero nel bel mezzo di un temporale, non avevo le saette sopra la testa, ero a cinque o sette metri da un albero ma il fulmine mi ha colpito lo stesso e i medici hanno detto che è passato a dieci centimetri dal cuore. Sono stato fortunato perché è entrato dal pettorale sinistro e uscito dalla mano, avevo scarpe con la suola di gomma ma con calzature di cuoio o scalzo il fulmine sarebbe stato attratto dalla terra e sarei deceduto sul colpo. Mi ritengo un miracolato per questo”.
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Germana Bevilacqua , 2023-07-26 10:29:02 ,