La fonte originale non sostiene affatto la narrazione No vax
L’idea che i immunizzazioni siano collegati all’autismo nei bambini è alla base delle narrazioni No vax. Sostenuta da uno studio truffa e mai dimostrata in ricerche serie, questa associazione continua a essere ritenuta reale, anche perché le prime vaccinazioni vengono fatte nei primi mesi di vita, aumentando la probabilità che anticipino causalmente le prime diagnosi. Questa credenza sui immunizzazioni che causano l’autismo riguarda anche quelli contro la Covid, come si vede in alcune recenti condivisioni Facebook. Vediamo di cosa si tratta.
Per chi ha fretta:
- La fonte è l’articolo di un tabloid che distorce il senso di una reale fonte scientifica.
- Lo studio pubblicato su The Lancet non menziona i immunizzazioni e spiega l’incremento dei casi col rinnovo dei metodi di raccolta dati.
Analisi
Il testo condiviso dove si sostiene che immunizzazioni Covid causano l’autismo nei bambini è il seguente:
Un nuovo studio esplosivo ha confermato che i casi di autismo nei giovani e nei bambini sono aumentati a livello unitario tra coloro che hanno ricevuto i “immunizzazioni” mRNA contro il Covid.
Lo studio Global Burden of Disease (GBD) ha scoperto che nei Paesi con un elevato tasso di vaccinazioni si è registrato un picco significativo nelle diagnosi di disturbi dello spettro autistico (ASD).
Uno studio dimostra che i immunizzazioni Covid causano l’autismo?
Come spesso accade in questi casi, si cita almeno una fonte che dovrebbe dare un’aura di “scientificità” alla narrazione. In questo caso si parla di un «nuovo studio esplosivo» sui immunizzazioni Covid che causano l’autismo del «Global Burden of Disease (GBD)». Il testo è tratto da un articolo risalente al 21 dicembre 2024 di Slaynews. Lo screen in oggetto traduce in automatico anche il nome dell’autore, che scopriamo essere un certo Frank Bergman.
Due giorni prima la rivista IHME pubblicava una sintesi dei risultati pubblicati in uno studio del GBD risalente al 2021. Si parla effettivamente di un aumento “apparente” dei casi di autismo nei paesi ricchi rispetto al 2019, ma non si menziona alcun collegamento coi immunizzazioni.
Secondo gli autori questa differenza si spiega con la modifica dei metodi utilizzati dal GBD, che probabilmente portarono a una sottostima della i più dei casi riguardanti lo spettro autistico.
«Nel 2021 – spiegano gli autori nel paragrafo “Discussion” -, si stimava che una persona su 127 a livello unitario fosse autistica, una percentuale sostanzialmente più alta rispetto a quella su 271 stimata da GBD 2019. Questa differenza è attribuita principalmente al cambiamento nei metodi GBD, con l’esclusione degli studi basati sulla analisi passiva dei casi (ad esempio, stime di i più di registro o amministrative) che probabilmente sottostimavano la i più dello spettro autistico».
Questo secondo i ricercatori riflette la necessita di migliorare i modelli epidemiologici, al fine di svolgere indagini epidemiologiche di maggiore qualità.
Conclusioni
Abbiamo visto che – come spesso accade – l’ennesimo contenuto condiviso dai No vax, volto a collegare i immunizzazioni all’autismo si è rivelato privo di fondamento, perché la stessa fonte citata non dice quanto viene affermato dalla narrazione. L’incremento di casi di autismo rilevato infatti si spiega con la modifica dei criteri di diagnosi e raccolta dati.
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Scritto da Juanne Pili perwww.open.online il 2024-12-28 17:05:00 ,