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Dalle arnie per il miele agli orti
dei prodotti del territorio, dai laboratori di pittura a quelli
di arti manuali per artigianato antico: i ragazzi speciali
trovano una propria “Parvula Domus”, una casetta piccina per
vivere progetti di inclusione nell’anello verde che circonda gli
Scavi di Pompei. L’inaugurazione della prima “Fattoria sociale”
nata in un’area archeologica è coincisa stamani con la “Giornata
internazionale delle persone con disabilità”.
“Parvula Domus” era in passato una minuscola struttura di
servizio che fungeva da stazione della Circumvesuviana, la cui
fermata aveva il nome di “Pompei Valle”. È un edificio demaniale
situato nell’area extra moenia dell’antica città ma che,
ristrutturata in stile pompeiano, adesso ospita l’associazione
“Il Tulipano”, che da qualche anno impegna giovani con autismo
e/o con disabilità cognitiva. “Qui i visitatori dell’antica
Pompei – ha spiegato il direttore del Parco archeologico di
Pompei, Gabriel Zuchtriegel – oltre a visitare il monumento
Unesco, potranno vedere ogni giorno persone impegnate tutto
l’anno in varie attività di manutenzione e analisi, che
comprendono anche le antiche tecniche dell’agricoltura che
rischiamo di perdere. E’ il nostro contributo affinché
l’agricoltura possa tramandarsi con i metodi naturali e antichi
che stanno scomparendo. Qui lo faremo, producendo vino, olio,
miele. Una produzione che avrà un valore didattico ma anche
economico e, soprattutto di rilancio del territorio”.
Più in generale, nel parco archeologico verranno messe in
campo una serie di iniziative sociali, educative, assistenziali
e formative, tutte importanti per l’integrazione di soggetti con
fragilità, in collaborazione con le istituzioni (il progetto di
Fattoria è stato sostenuto sia dal Comune che dal Santuario di
Pompei, con il sindaco Carmine Lo Sapio e l’arcivescovo Tommaso
Caputo) e gli enti del terzo settore. Sarà “un vero e proprio
hub sociale della bellezza, dell’ambiente e dell’archeologia,
modello di welfare culturale”, dicono i promotori. Nella
Fattoria, previsti anche percorsi di alternanza scuola-lavoro,
come già oggi svolge il liceo Pascal di Pompei. “Questo sito è
diventato parte del nostro percorso scolastico”, ha affermato la
dirigente Filomena Zamboli.
Nell’ambito della Fattoria sociale rientra anche, finanziato
da fondi Pnrr, il progetto dal titolo “Un modello nuovo per il
recupero della collettività e dell’individuo attraverso la cura
dei beni culturali”, finalizzato a insegnare a persone con
disabilità cognitiva i primi strumenti di cura del patrimonio,
propedeutici alle attività di restauro, con una formazione nel
settore della tutela, conservazione, manutenzione e restauro dei
beni culturali. Al progetto sono affidate anche alcune domus
dell’antica Pompei, con aree verdi e agricole, come “La Casa di
Pansa” e “La Casa delle Nozze d’Argento”.
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