Una nuova tempesta solare è in arrivo tra il 18 e il 19 agosto

Una nuova tempesta solare è in arrivo tra il 18 e il 19 agosto

Una nuova tempesta solare è in arrivo tra il 18 e il 19 agosto


Non c’è solo il maltempo meteorologico in questo post-Ferragosto, ma arrivano anche le tempeste solari. Infatti nelle prossime ore particelle ad alta energia provenienti dal Sole si scaglieranno contro la Terra causando una tempesta geomagnetica di classe G3, ossia classificata come forte.

Nei giorni scorsi c’è stata una grande espulsione di massa coronale, che ha generato “turbolenze” magnetiche che colpiranno il nostro pianeta nelle giornate di oggi, giovedì 18 agosto, e domani, venerdì 19 agosto. Pur essendo classificata come di terzo livello, in termini concreti la tempesta solare dovrebbe avere comunque un impatto minimo o nullo. Per questo motivo non si prevedono grandi disagi: al massimo potrebbero esserci piccole fluttuazioni della rete elettrica, irregolarità satellitari e disturbi nei segnali radio e Gps. 

Come noto, peraltro, si tratta di un fenomeno nient’affatto raro: il precedente più recente risale ai primi giorni di agosto, quando un buco coronale nell’emisfero meridionale del Sole ha indotto una tempesta magnetica, di dimensioni però più modeste.

Una fusione di tempeste solari

Secondo quando osservato dagli scienziati, il 14 agosto scorso è avvenuta un’eruzione di plasma dalla corona solare, registrata da vari osservatori e – in particolare – dallo Space Weather Prediction Center (Swpc) del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), che ha evidenziato un’esplosione di una macchia solare superficiale. Questa ha poi causato la generazione di un campo magnetico straordinario, che ora si sta dirigendo verso la Terra. Il giorno seguente, il 15 agosto, è stata espulsa dal Sole una seconda massa coronale, di nuovo diretta verso la Terra e creata dal collasso di un gigantesco filamento magnetico. Quando si verificano eventi di questi tipo, può accadere che le onde dirette verso il nostro pianeta interagiscano con il campo magnetico terrestre, creando problemi e disservizi di vario genere.

L’evento atteso per queste ore ha però una particolarità. Facendo riferimento alle previsioni prodotte dal Noa, le due eruzioni si fonderanno insieme, formando in un’unica tempesta che interferirà con il campo magnetico terreste. Questo fenomeno si verifica quando un’eruzione solare in rapido movimento ingloba un’eruzione precedente: dall’unione delle particelle cariche si forma così un fronte d’onda di grande intensità che, una volta giunto sulla Terra, determina tipicamente una tempesta geomagnetica di intensità medio-alta.

Non sarà una tempesta da record, anzi

Le tempeste magnetiche sono classificate da G1 a G5 in base alla loro potenza: quelle G3, come anticipato, sono definite forti e sono in grado di determinare problemi a intermittenza, soprattutto per la navigazione a bassa frequenza e satellitare. Le tempeste solari più potenti sono in grado di causare danni ben più gravi: interferire significativamente con il campo magnetico del nostro pianeta, fare cadere satelliti direttamente a terra e persino – potenzialmente – paralizzare la rete internet

La più potente tempesta solare della storia recente risale al 1859, quando dal Sole è stata rilasciata la stessa energia di circa 10 miliardi di bombe atomiche da 1 megaton. Il potente flusso di particelle, dopo essersi schiantato contro la Terra, ha distrutto i sistemi telegrafici di tutto il mondo e ha causato lo spostamento delle aurore boreali, rendendole visibili fin dai Caraibi. Un evento della stessa portata oggi causerebbe danni enormi e blackout diffusi in tutto il mondo, ma la tempesta solare di questi giorni non ha nulla a che vedere con tutto questo e non determinerà danni particolarmente significativi. Insomma, almeno su questo fronte si può stare tranquilli.



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di Gianluca Dotti www.wired.it 2022-08-18 13:30:00 ,

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