«L’ampiezza dell’offerta formativa non abbia limiti e raggiunga e consenta a tutti la possibilità di studi universitari, non solo perché il nostro Paese deve ampliare la percentuale dei suoi laureati, ma anche perché la possibilità offerta a tutti di poter accedere agli studi universitari consentirà al nostro Paese di far esprimere talenti che altrimenti resterebbero inespressi, con danno grave per il nostro Paese e per l’intera nostra società». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 dell’università Milano-Bicocca. Prima volta di un capo dello Stato a Milano-Bicocca, dove era presente con la ministra dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa e con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Usciti dalla fase acuta, ora modernizzare il Paese
«Siamo usciti dalla fase acuta della pandemia, stiamo uscendo speriamo da questa esperienza, quando tutto il mondo ne sarà al di fuori, ma questo è il momento di modernizzare il Paese. Di cogliere l’occasione – ha detto il capo dello Stato – non solo di tutte le risorse disponibili, ma anche della riflessione globale che si è svolta in tutto il mondo su quanto avvenuto per modernizzare, in sede internazionale e in sede interna, il nostro Paese».
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Condurre i mutamenti per non esserne travolti
«L’universo è in costante mutamento, ma non soltanto l’universo anche qui siamo in costante mutamento, ma questo è un richiamo contro coloro che presumono che nulla cambi, che tutto rimanga immobile, rifiutando ogni mutamento, evitando di comprendere che il mondo e le sue condizioni, la convivenza del mondo muta necessariamente», ha detto il presidente della Repubblica. «I mutamenti vanno accettati e condotti per non esserne travolti in maniera inconsapevole – ha aggiunto il capo dello Stato -. Questo fa pensare che coloro che rifiutano un orizzonte ampio pretendono di chiudersi in un orizzonte angusto». Di questi mutamenti, ha ricordato Mattarella, «gli atenei sono luogo privilegiato, per questo le università, con il succedersi del tempo e delle varie generazioni di studenti, che mutano non soltanto la condizione umana ma le sensibilità, le attese e le prospettive, i caratteri, per questo le università sono luoghi i privilegiati per affrontare il cambiamento e indicarne le prospettive, che vanno governate per il bene comune».
Il futuro della Bicocca è all’insegna della sostenibilità
Il futuro dell’Università di Milano-Bicocca sarà all’insegna della sostenibilità, dell’inclusività e dell’innovazione, ha spiegato la rettrice Giovanna Iannantuoni, durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022. «Il futuro è innovazione e l’innovazione è ricerca. Un Paese che investe nella ricerca – ha ricordato la rettrice – è in grado di utilizzare al meglio la grande opportunità che viene dalle risorse del Pnrr. Siamo dinanzi a una sfida epocale. Alle università spetta il compito di contribuire a definire piani strategici per realizzare una crescita sostenibile in Italia e nel mondo. E Milano-Bicocca è pronta a questa sfida».
Forte impegno nella ricerca
L’ateneo è impegnato, nell’ambito della ricerca, in 326 progetti in corso – nazionali e internazionali – per un finanziamento di oltre 120 milioni di euro. Un esempio è il ruolo di Milano-Bicocca nel programma quadro Horizon 2020 e in quello successivo Horizon Europe, con 137 progetti per un finanziamento di 45 milioni di euro. L’ateneo ha oltre 800 laboratori di ricerca con apparecchiature all’avanguardia che superano il valore di 40 milioni di euro. Un’attività riconosciuta a livello internazionale: secondo il ‘Citations per Faculty – index’ del ranking Qs, l’Università è prima in Italia per impatto della ricerca prodotta.