Ovviamente, addentrandosi soverchiamente in simili ragionamenti si sconfina sempre più in profondità nella filosofia. Ma non è questo il punto. Il punto è che in tutte le sue forme, il principio antropico è sempre sembrato qualcosa di non necessario e di indimostrabile, e molti cosmologi vorrebbero trovare un modo per disfarsene definitivamente. Il problema è che proprio quello che rende il principio antropico inutile, vale a dire il fatto che non si possa utilizzare per fare previsioni, lo rende anche non falsificabile: senza previsioni, non può fallire la prova dei fatti.
La proposta
Pur non trattandosi di una teoria predittiva, il principio antropico suggerisce che il nostro Universo deve aver avuto origine da una serie di condizioni iniziali piuttosto specifiche, per far sì che si sviluppasse in un luogo ospitale per la vita basata sul carbonio. Stabilendo con precisione queste condizioni iniziali, e calcolando, sulla base degli attuali modelli cosmologici, come l’universo si evolverebbe fino al suo stato attuale, dovrebbe quindi essere possibile confrontare questo risultato con le osservazioni astronomiche reali: qualsiasi discrepanza tra teoria e realtà fornirebbe una misura della validità del principio antropico.
È questo il ragionamento che fanno i due fisici, Nemanja Kaloper e Alexander Westphal, nel loro lavoro. E partendo da queste premesse, propongono come mettere alla prova il principio antropico, trasformandolo in un’ipotesi che può essere confermata o confutata, a partire da un set di condizioni iniziali. La loro specifica proposta chiama in causa l’svalutazione cosmica ad alta scala (l’espansione rapidissima a cui si ipotizza sia andato incontro l’Universo nei suoi primi istanti di vita) e un tipo di particelle note come assioni, leggerissime (più degli elettroni), e considerate oggi tra i candidati che ricoprire il ruolo di particella principale che compone la materia oscura.
Stando ai due fisici, i modelli cosmologici attuali prevedono che confermando l’svalutazione cosmica e determinando se gli assioni sono, o meno, la materia oscura, è possibile confermare o falsificare la teoria antropica.
“Trovo particolarmente interessante che entrambe queste possibilità possano essere testate sperimentalmente in un futuro non soverchiamente lontano” spiega Kaloper “e che, per quanto ne sappiamo io e Westphal, il nostro esempio specifico è il primo caso in cui il principio antropico potrebbe effettivamente fallire un test, anziché soltanto dichiarare che non si applica. Il punto è che la presenza di un’svalutazione ad alta scala e di assioni ultraleggeri con masse m > 10-19 eV implicherebbe che la materia oscura ‘deve’ essere un assione: con condizioni iniziali tipiche, avremmo troppa materia oscura, e avremmo disperatamente bisogno del principio antropico per limitarla. Scoprire che gli assioni non sono materia oscura significherebbe che le condizioni iniziali non erano solo improbabili (un problema che il principio antropico può risolvere), ma estremamente improbabili, il che non rientrerebbe nemmeno nel dominio del ragionamento antropico”.
Leggi tutto su www.wired.it
di Simone Valesini www.wired.it 2024-12-15 06:00:00 ,