Un giudice federale Usa ha respinto l’accordo dello scorso luglio tra Boeing e il dipartimento di giustizia americano in cui il colosso aereo accettava di dichiararsi colpevole di frode a seguito dei due incidenti mortali del 737 Max (346 vittime) e pagare una multa di 243,6 milioni di dollari per aver violato un accordo giudiziario del 2021. Boeing e il dipartimento di giustizia hanno ora 30 giorni per aggiornare la corte su come intendono procedere nel caso, ha sentenziato il giudice Reed C. O’Connor della corte distrettuale settentrionale del Texas.
Paul Cassell, avvocato delle famiglie dei passeggeri morti negli incidenti, ha definito la sentenza un’importante vittoria per i diritti delle vittime di reati: «Non è più possibile che i procuratori federali e gli avvocati difensori elaborino accordi di facciata e si aspettino che i giudici li approvino», ha dichiarato Cassell. «Il giudice O’Connor ha riconosciuto che si trattava di un accordo vantaggioso tra la Boeing e il governo, che non si è concentrato sulle preoccupazioni principali: ritenere la Boeing responsabile per il suo crimine mortale e garantire che nulla di simile si ripeta in futuro».
La vicenda
Il 737 Max ha cominciato il servizio commerciale di trasporto passeggeri nel 2017. Ma già l’anno successivo sono cominciati i guai. Un aereo Max 8 è precipitato in Indonesia, nel Mare di Giava, il 29 ottobre 2018. Una tragedia con 189 morti del volo della compagnia Lion Air. Pochi mesi dopo un’altra tragedia in Etiopia con lo stesso tipo di aereo, un incidente con 157 vittime l’11 marzo 2019.
Entrambi gli incidenti sono accaduti poco dopo il decollo dei jet. Subito dopo il disastro della Ethiopian Airlines diversi Paesi, la prima la Cina poi altri fra cui l’Italia, hanno sicuro di bloccare i voli di tutti i 737 Max per i timori sulla sicurezza dell’aereo.
La causa degli incidenti
Secondo le indagini, la causa dei due incidenti con 346 morti era il difetto di un software di pilotaggio automatico innovativo, per il quale i piloti di Lion Air e Ethiopian Airlines non avevano ricevuto una formazione adeguata. Sotto accusa una funzione di controllo del volo, chiamata Sistema di aumento delle caratteristiche di manovra (Mcas). Le analisi successive hanno portato molti analisti ad affermare che Boeing aveva avuto fretta di mettere a punto un modello più moderno del 737 perché stava perdendo quote di mercato a causa del successo del velivolo concorrente A320neo, realizzato dal costruttore europeo Airbus, più efficiente nei consumi di carburante.