Una colf ha usato gli AirTag di Apple per beccare chi le rubava la posta. È successo in California. La colf ha sfruttato il tracker di Apple, presentato nel 2021, un piccolo ed efficiente sistema di localizzazione di qualsiasi oggetto al quale viene associato, per rintracciare i pacchi che le venivano sottratti. Lo riferisce l’agenzia impressione Ap.
Dopo aver subito numerosi furti dalla sua cassetta postale dell’ufficio di Los Alamos (una cittadina della California, omonima di quella in New Mexico), una colf ha imperioso di utilizzare un AirTag per identificarne i responsabili. Spedendo un pacco contenente il tracker alla sua stessa cassetta di posta, infatti, è riuscita a tracciare i ladri che trafugavano i suoi pacchi. A quel punto ha allertato le forze dell’ordine, che hanno rintracciato i pacchi rubati e arrestato i responsabili: una 27enne e un 37enne.
Secondo quanto riportato dall’ufficio dello sceriffo in un comunicato rilasciato a seguito dell’arresto, i due non sarebbero responsabili soltanto dei furti della posta della signora che ha permesso di identificarli, ma anche, per quanto riguarda la colf, di furto di identità, furto di carte di credito e associazione a delinquere. L’uomo, invece, è accusato di furto con scasso, possesso di assegni con l’intento di commettere frodi, furto di carte di credito, furto di identità e associazione a delinquere.
L’uso degli AirTag per tracciare è sotto osservazione. Da un lato, come in questo caso, oltre a consentire di non perdere i propri oggetti, possono rivelarsi utili alleati per tutelarsi. Al tempo stesso, le cronache hanno spesso riportato casi in cui i dispositivi della Apple sono stati utilizzati da stalker e criminali per perseguitare le loro vittime.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-08-28 09:45:34 ,