di Kevin Carboni
Dopo il personale sanitario dal 15 dicembre scatterà l’obbligo di vaccino contro Covid-19 anche per tutto il personale scolastico e per quello amministrativo della sanità, per il comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, per i lavoratori della polizia locale e penitenziaria, della giustizia e per gli agenti dei servizi segreti. L’obbligo riguarda l’intero ciclo vaccinale, quindi fino alla terza dose, il cui richiamo fa effettuato entro e non oltre i nove mesi dall’ultima somministrazione.
Personale scolastico
Il decreto dello scorso 26 novembre, che ha introdotto il cosiddetto green pass rafforzato, ha esteso l’obbligo vaccinale a tutto il “personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia”. È compreso anche il personale dei “centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale” e dei “sistemi regionali” che forniscono corsi di “istruzione e formazione tecnica superiore”. Il completamento del ciclo vaccinale rappresenterà quindi un “requisito essenziale” per poter svolgere le proprie attività anche nel caso dei dirigenti scolastici. Mentre l’obbligo non comprenderà il personale esterno, come quello delle mense o delle pulizie o gli assistenti di sostegno.
Sicurezza e difesa
Gli agenti delle forze dell’ordine, l’esercito, il personale del soccorso pubblico, gli agenti dei servizi segreti e il personale della giustizia dovranno aver completato il ciclo vaccinale per poter svolgere le loro mansioni.
Sanità
L’obbligo è stato esteso anche al personale amministrativo e a tutti i lavoratori e le lavoratrici che accedono alle strutture con contratto esterno. Inoltre, per medici, infermieri e operatori sanitari scatta l’obbligo di richiamo con la terza dose.
I controlli
Responsabili dei controlli saranno i dirigenti che dovranno predisporre le misure necessarie per attuate le verifiche. Chi non è in possesso della documentazione necessaria a dimostrare l’esclusione dall’obbligo o l’avvenuta vaccinazione sarà immediatamente sospeso dal lavoro, ma senza conseguenze disciplinari e con il diritto di conservare il proprio rapporto di lavoro.
Per il comparto scolastico, il ministero dell’Istruzione ha introdotto una nuova funzionalità del Sistema informativo dell’istruzione (Sidi) per agevolare le verifiche. Il sistema fornirà ai dirigenti scolastici informazioni aggiornate in tempo reale dello stato vaccinale di tutto il personale docente, di assistenza tecnica e amministrativa, a tempo indeterminato e determinato. Inoltre è stato anche attivato un servizio di notifica automatico che informerà automaticamente i dirigenti in caso di scadenza della copertura vaccinale o di avvenuta vaccinazione.
Sanzioni
Durante il periodo di sospensione il dipendete o la dipendente sospesi non riceveranno lo stipendio, ma potranno tornare in una situazione normale appena comunicheranno l’avvio o il completamento del ciclo vaccinale. Mentre lo svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo è punita con multa tra i 600 e i 1.500 euro e tra 400 e 1.000 euro per chi non effettua i controlli.
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www.wired.it
2021-12-14 15:09:56