“Avere attenzione per qualsiasi virus che amplifichi il suo raggio d’azione è assolutamente giusto e, come ci ha insegnato Covid, farlo rapidamente è ancora più importante. Ma la gente deve sapere che stiamo agendo non contro una possibile pandemia, né deve associare il vaiolo delle scimmie al vaiolo umano”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano.
Il ‘monkeypox’ è infatti “una patologia per fortuna molto meno grave. Casi di questa infezione, in numero ridotto, si sono avuti anche nel passato e di solito – ricorda la microbiologa – queste microepidemie si sono autolimitate”.
“Se l’Organizzazione mondiale della sanità dichiarerà il vaiolo delle scimmie un’emergenza sanitaria pubblica internazionale, credo proprio che lo farà perché su Covid è stata invece accusata, e giustamente, di ritardi con un mancato coordinamento almeno nelle fasi iniziali della pandemia”. Un’eventuale dichiarazione Pheic (Public Health Emergency of International Concern), sottolinea l’esperta, “potrebbe essere utile per favorire un’azione univoca nei confronti di questo virus e limitarne subito la diffusione”.
[email protected] (Web Info) 2022-05-23 10:33:56
Adnkronos – Cronaca
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