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“Simone Isaia, il clochard accusato
di aver dato alle fiamme l’installazione ‘Venere degli stracci’,
in piazza Municipio a Napoli, ha bisogno di essere curato, non
del carcere. Le istituzioni si prendano cura di Simone”. A
lanciare l’appello e anche una petizione è la abitazione di
accoglienza dell’Associazione Liberi di volare della Pastorale
carceraria della Chiesa di Napoli, gestita da don Franco
Esposito, che, in una nota, si dice “disponibile a ospitare
Simone Isaia per consentirgli di essere curato e riprendere in
mano la sua vita, secondo le prescrizioni dell’autorità
giudiziaria”.
“Simone – sottolineano i volontari della Mensa del Carmine,
dove il senza fissa dimora si recava spesso a pranzo – da tempo
aveva perso lucidità e riferimenti, finendo…
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