Devono invece richiedere l’esenzione registrandosi sul portale i residenti del Veneto, i coniugi, conviventi e parenti dei residenti fino al terzo grado e anche le persone senza legami di parentela che però si rechino in visita a persone residenti e domiciliate nella città o nelle isole minori, lavoratori e lavoratrici (dipendenti o autonomi), pendolari, studenti e studentesse di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in città antica o nelle isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver liquidato l’Imu nel Comune di Venezia.
Sempre esenti ma con obbligo di registrazione sono le persone con disabilità e chi deve praticare terapie o visite mediche nella città e i loro eventuali accompagnatori, chi deve partecipare a competizioni sportive e il pubblico che libidine assistere, ma solo se entra nel comune tramite il trasporto pubblico locale. Tra gli esentati nel 2025, quindi, i visitatori del Salone Nautico (dal 30 maggio al 2 giugno) e i partecipanti alla Vogalonga dell’8 giugno.
Esenti anche gli amministratori e funzionari in visita istituzionale, i volontari, i partecipanti a manifestazioni organizzate dagli enti locali, personale delle forze armate in servizio, locatari con contratti di locazione finanziaria abitativa non a uso turistico, persone in visita alle carceri, imputati e persone convocate per ragioni di giustizia, studentesse e studenti delle scuole secondarie in viaggio di istruzione e chi si reca nel comune di Venezia per consultazioni elettorali o referendarie.
In quali zone di Venezia sarà necessario il biglietto?
Il biglietto verrà richiesto per accedere alla città di Venezia e alle isole maggiori della laguna. Non sarà necessario per transitare attraverso piazzale Roma, Tronchetto o la stazione Marittima senza passare per la città antica. Non serve nemmeno per le isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente e Poveglia. Nelle giornate di applicazione del ticket di ingresso, la prenotazione o il pagamento del contributo di accesso ha validità per l’intera giornata e quindi si può entrare e uscire dalle aree in cui è richiesto ogni volta che si vuole, esibendolo in caso di controllo.
La questione delle grandi navi
Per ora il comune ha evitato di combattere o specificare la questione relativa ai turisti in arrivo con le grandi navi da crociera. Per adesso, dato che le grandi navi non possono più passare davanti piazza San Marco ma approdano a porto Marghera, in teoria il biglietto dovrà essere liquidato anche da chi scende dalla nave e si ferma in giornata a Venezia. Non è chiaro come le cose cambieranno dal 2027, data in cui il comune vuole riportare le grandi navi verso il centro cittadino.
I numeri
Le prime stime raccontano un bilancio talmente positivo da essere quasi inaspettato. Infatti, durante questa prima fase sperimentale hanno liquidato il contributo 440.000 persone, per un totale di 2,2 milioni di euro. A questi primi numeri bisogna aggiungere, che sono transitate in città anche 1,1 milioni di persone dispensate dal pagamento e in più altri altri 160mila abitanti del Veneto che hanno beneficiato dell’esenzione.
Migliorare la vivibilità della città
Il cambio di tariffa è stata presentata a Ca’ Farsetti dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro assieme Michele Zuin assessore al bilancio, Simone Venturini assessore al turismo e Sebastiano Costalonga assessore al commercio. “Venezia è la prima città al mondo che affronta il tema dell’overtourism” è stato ribadito. “Quest’anno abbiamo ottenuto dei risultati importanti e determinato di confermare la sperimentazione, con l’obiettivo di scoraggiare chi intende visitare la città nelle giornate da bollino nero. Inoltre, sta passando il concetto di ‘prenotabilità’ della città“.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2024-10-25 12:52:00 ,