Si chiamava Michele Davanzo, aveva 40 anni e risiedeva a Musile di Piave (Venezia) l’operaio deceduto questa mattina, poco dopo le 11.30, cadendo da un’impalcatura all’interno di un’azienda agricola, a Loncon, una frazione di Annone Veneto (Venezia). Era dipendente di una ditta esterna, che sta appunto effettuando lavori all’interno della Genagricola.
La dinamica dell’incidente
L’uomo, secondo una prima ricostruzione, stava lavorando all’interno della Genagricola Spa, nei pressi di una tenuta vitivinicola quando è precipitato nel vuoto da circa 4 metri di altezza. Sul posto, in via Monsignor Zovatto 71, sono arrivati subito gli operatori sanitari con l’ambulanza del Suem 118, che però non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’operaio per i traumi riportati nella caduta. Di ricostruire la dinamica del fatto e di capire se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza sul lavoro si occupano i carabinieri di San Stino di Livenza (Venezia) e i tecnici dello Spisal. L’indagine è coordinata dalla procura di Pordenone.
Bombardieri, Uil: “Basta decessi, servono più ispezioni”
“Anche oggi piangiamo l’ennesima vittima sul lavoro e si rinnova un dolore che non è più accettabile – dichiara il segretario della Uil Pier Paolo Bombardieri – Servono più ispezioni, più ispettori, più investimenti in prevenzione e formazione, ma anche scelte coraggiose. Non si diano più appalti pubblici alle aziende in cui si sono verificati incidenti. Si istituisca sia una procura speciale sia l’omicidio da incidente sul lavoro. Il tema della sicurezza deve essere equiparato a quello della mafia. Il Governo non ha fatto ancora nessun atto concreto e il confronto, di fatto, non è mai decollato”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-03-06 15:04:08 ,www.repubblica.it