Schlein per l’astensione, ma tre votano con la maggioranza. L’ex ministro della Difesa Guerini: non potevo che fare cos
In Parlamento si discute (e si vota) sulla proroga degli aiuti militari all’Ucraina, in attesa del decreto. Il protagonista dovrebbe essere Guido Crosetto. Ma il Pd gli ruba la scena. Il ministro della Difesa spiega che il sostegno a Kiev resta forte e inalterato , aggiunge che il punto di arrivo la pace e ottiene la maggioranza, sia alla Camera che al Senato, per il documento presentato dal governo.
Tutto regolare, finch non va in scena il travaglio (qualche dem lo chiama lo psicodramma) del Partito democratico. I pd la sera prima si sono messi d’accordo con il Terzo polo e +Europa per una risoluzione comune. La mattina dopo cambiano idea. Presenteranno un loro documento. Nell’opposizione vige la regola dell’ognuno per s. I dem hanno trattato anche con il governo. Ma non si giunti a un’intesa. Meloni non poteva accettare la critica della risoluzione pd all’Orbn filo-putinista, perci cade l’ipotesi, ventilata il giorno prima, di uno scambio di reciproci voti favorevoli. Ci si limiter all’astensione.
Schlein a quel punto decide che sar proprio l’astensione la cifra del Pd: sulla mozione della maggioranza, su quella del Terzo polo e su quella del M5S, che chiede lo stop delle armi all’Ucraina. Dopo le trattative, le chiacchiere e gli alterchi si arriva al voto. I 5 Stelle chiedono che si proceda per…
Author: Maria Teresa meli
Data : 2024-01-11 07:52:01
Dominio: www.corriere.it
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