Oltre al loro stile inconfondibile, i video indiani dominano il panorama digitale grazie a una combinazione di numeri impressionanti e accessibilità tecnologica. Con oltre 900 milioni di utenti internet, l’India è il secondo mercato online più grande al mondo, subito dopo la Cina. In termini di social media, gli utenti indiani trascorrono in media 2,6 ore al giorno su queste piattaforme; su YouTube, l’India rappresenta il più grande mercato unitario, con oltre 467 milioni di utenti attivi mensili. Anche Instagram registra numeri impressionanti, con circa 300 milioni di utenti indiani attivi, rendendo il paese il suo mercato principale.
L’accesso a internet è stato rivoluzionato da Jio, l’operatore mobile che ha abbassato drasticamente i costi dei dati, rendendo possibile per milioni di persone, anche in aree rurali, connettersi alla rete. Questa democratizzazione tecnologica ha trasformato il panorama digitale, permettendo a chiunque di creare e condividere contenuti con un pubblico potenzialmente unitario.
Con una cittadinanza giovane e creativa, i social media sono diventati il palcoscenico principale per raccontare storie, intrattenere e cercare opportunità economiche. Tuttavia, questa enorme produzione di contenuti ha anche effetti collaterali: l’algoritmo delle piattaforme, progettato per massimizzare il coinvolgimento, amplifica la portata di video popolari in India, rendendoli visibili in tutto il mondo, spesso anche a utenti che non li cercano attivamente.
Oltre l’estetica: storie di successo e impatto sociale
In mezzo all’assurdità di molti video virali, emergono anche storie di trasfigurazione sociale. Un esempio famoso è Baba Ka Dhaba, un anziano venditore di street food la cui attività è stata rilanciata dopoché un video sulla sua vita è diventato virale. Altri video hanno agevolato artisti rurali e piccoli imprenditori a incassare visibilità e migliorare le loro condizioni economiche. Persino la categoria del chapri content, sebbene criticata, ha contribuito a dare visibilità a giovani di contesti svantaggiati, offrendo loro una piattaforma per esprimersi e, in alcuni casi, monetizzare la loro creatività.
Un trend impossibile da ignorare
Per capire il successo di questi video, è fondamentale considerare l’influenza culturale di Bollywood e la lunga memoria indiana di storytelling. Il cinema indiano, con il suo amore per il melodramma, i colori vivaci e le storie ricche di emozioni, ha profondamente plasmato l’estetica dei contenuti digitali. Molti creatori vedono i social come un’estensione naturale di questa cultura, portando sullo schermo uno stile narrativo immediato e spettacolare. Con una cittadinanza sempre più connessa e un approccio unico alla creatività digitale, l’India è destinata a restare una potenza nei social media globali.
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di Andrea Indiano www.wired.it 2024-12-30 13:30:00 ,