Giorni dopo il dramma di Vincenza Donzelli, torna a parlare il compagno Andrea Cannavale, scosso dalla morte della donna deceduta nella serata di sabato 13 agosto, un’ora e mezza dopo il parto. Il cuore della direttrice dalla Galleria Borbonica ha smesso di battere nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cardarelli, dove era stata trasferita in seguito a delle complicanze sopraggiunte dopo il parto, nella clinica privata Ospedale Internazionale.
Vincenza Donzelli morta dopo il parto: parla il compagno Andrea Cannavale
“Bene. Per fortuna lui sta bene. È in ospedale, dopo gli ultimi accertamenti potrà tornare a abitazione. Lo stiamo attendendo” ha spiegato Cannavale al Mattino parlando delle condizioni di salute del figlio dato alla luce dalla compagna.
Il racconto del dramma: “Stavamo sempre insieme. E insieme, il pomeriggio del 7 agosto, siamo arrivati in clinica per il ricovero. Lei più felice che mai, io divorato dall’ansia e dall’emozione. Chi lo avrebbe mai immaginato che di lì a poco mi sarei ritrovato solo. Solo a crescere il nostro bambino. Ancora non mi sembra vero. In una manciata di ore si è infranto il sogno più bello della mia vita”.
Un’associazione in suo nome
“La benzina che in questo momento mi serve per cercare di andare avanti, c’è nostro figlio da crescere. Appena avrò riacquistato un po’ di lucidità, insieme con la sua famiglia, voglio creare un’associazione culturale nel nome di Vincenza. Devo, anzi dobbiamo, portare avanti il lavoro straordinario che aveva messo in campo per valorizzare Napoli, la sua arte, i monumenti: era innamorata di questa città e voleva farla conoscere nel mondo” ha annunciato Cannavale.
Morta Vincenza Donzelli, Napoli sotto shock
La morta della 43enne è finita al centro delle indagini della polizia partenopea in seguito alla denuncia “per presunta malasanità” presentata dalla famiglia di Vincenza Donzelli. Una squalifica che ha portato al sequestro di tutte le cartelle cliniche della donna e della sua salma, che verrà sottoposta all’esame autoptico.
Prima del ricovero, in programma per la sera del 7 agosto per partorire naturalmente alla clinica Ospedale Internazionale, la gravidanza della donna è stata descritta “serena e senza problemi, al punto che aveva continuato a lavorare fino a quando era stato possibile”, hanno spiegato amici e familiari. Arrivata presso la struttura di via Tasso, la 43enne è stata sottoposta alla stimolazione per l’induzione del parto che, però, non ha sortito effetto, per cui l’8 agosto, la 43enne ha dato alla luce il bimbo con taglio cesareo.
Il malore
Il neonato si trovava al nido quando la madre, un’ora e mezza circa dopo aver partorito, ha avuto bisogno di assistenza. “La paziente è stata strettamente monitorata fin dal primo sanguinamento vaginale, attribuito ad un’atonia post partum in seguito a cui è stata trattata con terapie specifiche” fanno sapere dalla direzione sanitaria dell’Ospedale Internazionale dove, il 9 agosto, dopo un episodio di collasso avvenuto nella notte, la 43enne è stata riportata in sala operatoria.
“Gravidanza perfetta, aspettiamo le indagini”
Sono ancora in una fase di acquisizione delle informazioni le indagini avviate dalla Procura di Napoli. Stando al racconto di parenti ed amici, la donna aveva portato avanti la gravidanza in buone condizioni di salute ricordando, inoltre, la decisione di affidarsi al suo medico di fiducia, un ginecologo che l’ha seguita in qualità di sanitario autorizzato esterno alla Clinica Internazionale.
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di Mario Esposito
napoli.occhionotizie.it
2022-08-19 06:01:09 ,