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Ha scambiato durante le indagini
preliminari un agente penitenziario per un altro, forse
confondendoli in foto perché entrambi quasi senza capelli, e
solo in aula, di fronte a video, ha ammesso l’errore,
riconoscendo l’agente “giusto”, che però dal processo è già
uscito in quanto assolto qualche mese fa.
Sono ancora una volta le modalità dei riconoscimenti degli
imputati fatte in sede di indagini preliminari dalle vittime ad
animare il processo per le violenze subite il 6 aprile 2020 dai
detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere da parte degli
agenti penitenziari.
L’ex detenuto Giuseppe Calanni davanti al pm di Santa Maria
Capua Vetere riconobbe l’ispettore Salvatore Mezzarano come
colui…
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