L’accusa è quella di abuso dei mezzi di correzione e di disciplina, con le aggravanti dell’aver commesso il fatto in danno di persone disabili. A innescare le indagini caduta di un giovane ospite della struttura nella zona di Capo Berta (Imperia Oneglia)
Spinte, tirate di capelli, schiaffi e colpi sulla testa: è questo il trattamento che otto operatori sociosanitari impiegati in una residenza protetta per disabili ad Imperia riservavano ai degenti. Ora sono tutti indagati.
A innescare le indagini della Polizia di Stato è stata la caduta di un giovane disabile all’interno della struttura sanitaria nella zona di Capo Berta (Imperia Oneglia) gestito da una fondazione senza scopo di lucro attiva nel ponente ligure. Sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’istituto, visionate dagli investigatori, a svelare quello che accadeva delle stanze.
L’ inchiesta ha portato alla luce un teatro di gravi fatti di reato commessi nei confronti di diversi ragazzi disabili ricoverati, vittime di maltrattamenti da parte di chi avrebbe dovuto, invece, occuparsi delle loro cure all’interno di una palazzina di grande pregio di 1500 metri quadri su cinque piani.
La squadra mobile locale ha così notificato agli otto operatori sociosanitari responsabili dei gravi fatti di reato (J.K., M.G., T.F., L.S., N.M., B.P.J.M., M.F. e G.G.) l’avviso della conclusione delle indagini preliminari e contestualmente redatto, nei loro confronti, verbale di elezione di domicilio, di nomina del difensore ed informativa sui diritti di difesa.
L’accusa per tutti è quella di abuso dei mezzi di correzione e di disciplina, con le aggravanti dell’aver commesso il fatto in danno di persone disabili e ricoverate appunto all’interno di struttura sociosanitaria.
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di Biagio Chiariello
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2024-03-25 20:30:42 ,