Un gruppo di ricercatori, guidato da Wei Liu dell’Istituto di Microbiologia ed Epidemiologia di Pechino, in Cina, ha scoperto un nuovo virus appartenente alla famiglia Nairoviridae e al genere Orthonairovirus, denominato Wetland virus (Welv). Il patogeno è stato identificato in un uomo morso da una zecca mentre si trovava in un parco della Mongolia interna, in Cina. I risultati dello studio sono stati da poco pubblicati su The New England Journal of Medicine.
Lo studio
Il paziente, un uomo di 61 anni, è stato ricoverato in ospedale nel 2019 a causa di febbre persistente e disfunzioni a livello di diversi organi. Attraverso moderne tecniche di sequenziamento genetico gli autori della analisi hanno poi identificato nel suo sangue il Wetland virus, parente stretto del genogruppo Hazara orthonairovirus trasmesso dalle zecche. Successivamente, il team guidato da Liu ha attivato un programma di sorveglianza per determinare eventuali casi simili in pazienti ricoverati in ospedale con sintomi febbrili sviluppati a seguito del morso di una zecca. Diciassette pazienti, provenienti da Mongolia interna, Heilongjiang, Jilin e Liaoning, in Cina, sono risultati positivi allo screening effettuato tramite reverse-transcriptase-polymerase-chain-reaction (rt-Pcr).
I sintomi
Questi pazienti, si legge nell’articolo recentemente pubblicato, presentavano sintomi aspecifici come febbre, vertigini, mal di testa, malessere generalizzato, dolori muscolari, artrite e, meno frequentemente, macchie cutanee e ingrossamento dei linfonodi. Uno dei pazienti presentava inoltre sintomi neurologici.
Dalle analisi del sangue è anche emerso che i pazienti avevano spesso bassi livelli di globuli bianchi e di piastrine ed elevati livelli di d-dimero (indice del livello di coagulazione del sangue) e di lattato deidrogenasi (che indica invece danni a organi o tessuti).
Il virus è stato identificato anche in altri animali
Il genoma del Welv è stato inoltre rilevato in pecore, maiali, cavalli e in una specie di roditore (il Myospalax psilurus) campionati nel nord-est della Cina, oltre che in cinque diverse specie di zecche.
Infine, dai test di laboratorio il virus è risultato capace di infettare i topi e di causarne la morte se iniettato direttamente nel loro addome.
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di Sara Carmignani www.wired.it 2024-09-11 15:04:13 ,