di Kevin Carboni
Grazie al diminuire dei casi e dei ricoveri in terapia intensiva registrato nelle ultime settimane, il ministero della Salute ha modificato le norme che regolano le visite in ospedale. Dal 10 marzo, i direttori sanitari delle aziende ospedaliere devono garantire visite di almeno 45 minuti al giorno e non possono più sospenderle. Restano invece vietate le visite ai pazienti positivi a Covid-19, così come l’accesso alle strutture per chi ha solo il green pass base. Mentre non sono stati garantiti tempi minimi per l’accesso alle residenze socio assistenziali (Rsa).
La possibilità di visitare le persone nei reparti di degenza era già stata riattivata lo scorso 6 agosto, ma le direzioni sanitarie hanno mantenuto fino a questo momento la possibilità di sospenderle di fronte ad un aumento dei contagi. La precauzione è stata adottata in molti ospedali durante il picco dello scorso dicembre, a causa del diffondersi della variante omicron di Covid-19.
Per accedere alle visite in ospedale è necessario indossare una mascherina ffp2 ed essere in possesso di un green pass che certifichi l’avvenuta vaccinazione con la terza dose. Alle persone con doppia vaccinazione che non hanno ricevuto la dose di richiamo o sono guarite dall’infezione da Covid-19 verrà invece richiesto di presentare l’esito negativo di un test antigenico o tampone molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti alla visita. Possono fare visita ai pazienti sia i parenti che i conoscenti in possesso dei requisiti appena elencati. Mentre l’ingresso alle strutture è precluso alle persone che hanno solo il green pass base, ottenuto con il solo esito negativo di un tampone.
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www.wired.it
2022-03-11 15:30:39