Il leader al telefono con il suo vice Tajani, Letta e i big di Forza Italia. L’obiettivo sono le dimissioni prima della convention del suo partito a Milano
«Io sto benissimo, fosse per me uscirei già domani mattina. Però i medici, sai, la prudenza… Per cui sarò fuori da qui, a questo punto, poco dopo il primo maggio». Che il piglio sia tornato quello di un mese addietro, di prima del ricovero in terapia intensiva del 5 aprile e dei giorni di tensione vissuti successivamente, lo dimostrano non tanto, o non solo, le decine di telefonate con cui dalla stanza del San Raffaele Silvio Berlusconi sta raggiungendo i vertici di Forza Italia e del governo. Ma anche gli orari delle telefonate stesse, che a volte sorprendono anche l’interlocutore di turno.
Lo smartphone di Paolo Barelli, mercoledì sera, ha squillato che erano le undici passate. E tutto poteva immaginarsi il capogruppo azzurro alla Camera meno che dall’altra parte del telefono, a quell’orario, potesse esserci l’ex presidente del Consiglio. A lui, come ad altri parlamentari della nuova prima cerchia forzista, Berlusconi ha raccomandato «attenzione sul Def, in particolare sulle cose…
Author: Tommaso Labate
Data : 2023-04-28 08:04:08
Dominio: www.corriere.it
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