Voli tra Europa e Stati Uniti, l’incognita shutdown

Voli tra Europa e Stati Uniti, l’incognita shutdown

Voli tra Europa e Stati Uniti, l’incognita shutdown


Tra un mese rischia di scoppiare il caos dei voli negli Stati Uniti e in Europa? Con un settore particolarmente in tensione (tra scioperi dei controllori di volo, problemi di capacità post-Covid e collassi dei sistemi software di gestione delle compagnie aeree) basta poco per mandare in tilt le rotte intercontinentali e poi quelle regionali, che sono strettamente interconnesse. Magari durante la festività americana del Ringraziamento, a fine novembre.

Gli Stati Uniti hanno evitato per un pelo (con un voto poco prima della mezzanotte della scorsa domenica, a pochi minuti dalla scadenza) lo shutdown del governo federale. Ma il problema è solo rinviato, perché a metà novembre ci sarà un altro rischio-blocco del budget federale e le conseguenze potrebbero arrivare sino in Europa, soprattutto nel settore del trasporto aereo. Lo shutdown di novembre, infatti, potrebbe portare a una ripetizione dei problemi del 2019, quando gli aeroporti statunitense furono costretti a chiudere i terminal a causa della riduzione del personale di sicurezza per mancanza di fondi.

Cos’è lo shutdown

Grazie all’opera di mediazione di Kevin McCarthy, lo speaker repubblicano del Congresso (che adesso per questo rischia la sua poltrona), è passata la norma che stabilisce l’esercizio provvisorio, la “continuing resolution che permette di andare comunque avanti con un budget straordinario. La norma è stata approvata pochi minuti prima dalla mezzanotte del 30 settembre, e la macchina federale americana non si è bloccata. Ma il pericolo non è passato, solo rinviato. A metà novembre ci sarà un altro passaggio formale per la finanziaria del governo americano e il rischio shutdown rimane sul tavolo.

La conseguenza di uno shutdown sono notevoli: quando viene attivato il Tesoro americano non può spendere soldi e le agenzie federali, con pochissime eccezioni, devono interrompere le proprie operazioni o quantomeno limitarle all’amministrazione straordinaria. Niente assunzioni, niente rinnovi di contratti provvisori.

Proseguono le attività critiche, come quelle attorno alla Casa Bianca e al presidente, quelle relative alle forze armate e agli ospedali federali e altre funzioni tra le quali quella del controllo dei voli e degli agenti preposti alla sicurezza negli aeroporti, la Transportation Security Administration (Tsa), queste ultime però con delle eccezioni.

Il controllo del traffico aereo

Il rischio più concreto per l’Europa è quello del caos aereo. Infatti, oltre ai ritardi a breve termine causati dai problemi di organico, lo shutdown potrebbe anche avere un effetto a catena sul futuro del personale addetto al controllo del traffico aereo, in quanto la formazione dei nuovi controllori, necessaria per colmare il ritardo, verrebbe temporaneamente interrotta.



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di Antonio Dini www.wired.it 2023-10-03 05:00:00 ,

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