Voto di scambio e clan, raffica rinvii a giudizio a Napoli – Campania

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Anche per Lanzotti. Capogruppo FdI Regione sceglie l’abbreviato


(Ripetizione con testo e sottotitolo corretti)
(ANSA) – NAPOLI, 21 OTT – Raffica di rinvii a giudizio oggi a
Napoli per decine di indagati, tra cui noti politici e soggetti
ritenuti legati alla camorra di Secondigliano, coinvolti
nell’indagine della Procura della Repubblica sul voto di scambio
nel capoluogo partenopeo per le elezioni comunali del 2016. Tra
i politici rinviati a giudizio dal gup Giovanni Vinciguerra
anche Stanislao Lanzotti, all’epoca dei fatti capogruppo
forzista nel Consiglio comunale di Napoli (difeso dal professore
e avvocato Andrea Castaldo), gli ex senatori Salvatore Marano e
Antonio Milo. Michele Schiano di Visconti, attuale capogruppo di
FdI in Consiglio regionale, ha scelto il rito abbreviato (RPT.
   
rito abbreviato). Lanzotti, alle ultime amministrative, è stato
promotore della lista Azzurri per Napoli, a sostegno di Gaetano
Manfredi.
   
Complessivamente i rinvii riguardano 25 persone: uno degli
indagati ha scelto, come detto, il rito abbreviato (Schiano)
mentre un altro è nel frattempo deceduto.
Il primo luglio 2020 i sostituti procuratori Maurizio De Marco e
Henry John Woodcock notificarono 27 avvisi per i reati di voto
di scambio e ricettazione aggravati dalla finalità mafiosa, dopo
avere raccolto materiale probatorio relativo a numerosi episodi
durante i quali sarebbero stati promessi denaro, agevolazioni di
vario tipo e anche posti di lavoro in cambio di voti e pacchetti
di voti per determinati candidati.
   
Nell’inchiesta, iniziata nel 2018, finirono coinvolte 82
persone, tra esponenti politici, dell’imprenditoria e della
criminalità organizzata di Secondigliano, in particolare della
Vinella Grassi e del clan Di Lauro. Tra loro anche Severino
Nappi, difeso dal professore Alfonso Furgiuele, per il quale
però i pm presentarono istanza di archiviazione il 5 luglio
2019.
   
Il processo prenderà il via il prossimo 21 dicembre. (ANSA).
   

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