In una lettera diffusa a settembre, Tolley ha scritto che l’azienda stava lavorando per “rinegoziare quasi tutti i contratti di locazione” e che avrebbe chiuso le sedi con risultati inferiori alle aspettative. L’ad di WeWork ha sottolineato anche che gli affitti – definiti “troppo alti e drammaticamente non in linea con le attuali condizioni di mercato” – rappresentavano due terzi delle spese operative totali della società nel secondo trimestre del 2023.
Modello insostenibile
Il modello di WeWork si basava sull’idea di poter subaffittare spazi e scrivanie all’interno di un ufficio, offrendo vantaggi come mobili di lusso, sale riunioni e happy hour per attirare clienti. Il modello però si è rivelato poco scalabile e vulnerabile ai cambiamenti del mercato, con alcune sedi che bruciavano parecchio denaro. L’azienda stipulava contratti di locazione a lungo termine e dava ai suoi clienti la possibilità di affittare spazi anche solo per un giorno o un mese. Ma quando le persone abbandonavano le loro scrivanie, WeWork si ritrovava comunque a dover pagare affitti spesso giganteschi.
Questa impostazione ha fatto sì che gli obblighi finanziari a lungo termine di WeWork rimanessero stabili anche quando l’importo che l’azienda poteva ricavare dagli affitti è diminuito: “Il modello di business in sé non era sostenibile“, afferma Manish Srivastava, professore presso lo Schack institute of real estate della New York University.
A giugno l’azienda aveva 13 miliardi di dollari in oneri di locazione a lungo termine, stando ai dati sul secondo trimestre di quest’anno. Anche se rispetto al 2022 i ricavi sono aumentati e le perdite diminuite, il fatturato del secondo trimestre, pari a 844 milioni di dollari, è stato quasi eclissato dai 725 milioni di dollari spesi per i costi operativi delle sedi. All’epoca la società aveva 777 sedi in 39 paesi e il 72 % dei suoi spazi erano occupati. A novembre 2022, WeWork aveva dichiarato che avrebbe chiuso 40 sedi non performanti negli Stati Uniti.
Nel 2019 Neumann, il inventore e primo amministratore delegato di WeWork, aveva cercato di portare l’azienda in borsa, e il suo clamoroso fallimento aveva ispirato un documentario e una serie tv di successo. Con una nuova leadership, l’azienda è stata poi quotata in borsa nel 2021. Da allora il prezzo delle azioni è sceso addirittura del 99 %.
Questo articolo è comparso originariamente su Wired US.
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di Amanda Hoover www.wired.it 2023-11-07 11:17:46 ,