Tutti parlano di Timothée Chalamet per quanto riguarda il nuovo film Wonka: il musical, che è una nuova aggiunta nella serie di adattamenti cinematografici tratti da Charlie e la fabbrica di cioccolato di Roald Dahl, per molti si regge sull’interpretazione eterea e gioiosa del giovane attore nei panni del giovane e fantasioso maestro del cioccolato. Ma a colpire nel cast di questo ambizioso prequel è stata anche la scelta di ingaggiare Hugh Grant nei panni – decisamente ridotti – di uno degli Umpa Lumpa, gli esotici aiutanti di Willy Wonka caratterizzati da una pelle color arancio e da un’attitudine incontrollata alle canzoni con tanto di coreografie coordinate. Nonostante il coinvolgimento illustre, Grant ha rilasciato di recente delle dichiarazioni che danno una luce completamente diversa sulla sua partecipazione al film.
“Non potrei aver odiato di più l’intera cosa”, ha detto negli scorsi giorni l’attore inglese durante una conferenza stampa. Grant non è nuovo a dichiarazioni forti nei confronti degli stessi progetti a cui ha partecipato, e notoriamente è un tipo decisamente diretto quando si tratta di esternare le sue opinioni. In questo caso ha confermato di aver detestato le riprese, dato che il regista Paul King l’aveva costretto a indossare una complicata tuta per la motion capture, in modo da registrarne i movimenti fisici e riprodurli grazie agli effetti speciali: “Era una specie di corona di spine, davvero insopportabile”, rincara la dose l’interprete. “Mi sono lamentato molto a riguardo”. Anche l’effetto finale non l’ha convinto, per così dire: “Francamente quello che ho fatto col mio corpo è stato terribile, ed è stato tutto sostituito da un animatore. [Anche ballare] dovrebbe essere divertente, ma è stato fatto tutto dall’animatore”.
In realtà Hugh Grant non sembra avercela col suo ruolo di Wonka in particolare, ma è un po’ più un suo atteggiamento generale alla sua attività da attore: “Ormai odio leggermente [fare film] ma ho un sacco di figli e ho bisogno di soldi”. Viva l’onestà, da un certo punto di vista. C’è chi però ha avuto fin dal principio molto da ridire sulla scelta di un attore per interpretare un Umpa Lumpa: in particolare alcuni attori con acondroplasia si sono sentiti esclusi da un ruolo che invece avrebbe potuto dare loro visibilità e giusta rappresentazione, che è di per sé già molto scarsa (nel film La fabbrica di cioccolato di Tim Burton, per esempio, tutti gli Umpa Lumpa hanno le fattezze di Deep Roy, attore con nanismo). Sembra però che né le polemiche né i borbottii dello stesso Grant scalfiranno la corsa di Wonka, destinato a essere uno dei film più visti di questa fine d’anno.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-12-12 11:12:49 ,