D’ora in avanti X – il nuovo nome di Twitter – potrebbe raccogliere i dati biometrici degli utenti. Non solo: la piattaforma potrà anche accedere alle informazioni che riguardano le domande di lavoro degli iscritti e le referenze. Sono queste le modifiche previste nella nuova informativa sulla privacy della piattaforma che entrerà in vigore dal 29 settembre 2023. “In base al tuo consenso, potremmo raccogliere e utilizzare le tue informazioni biometriche per scopi di sicurezza, protezione e identificazione”.
E, si legge ancora, “potremmo raccogliere e utilizzare le tue informazioni personali (come il tuo curriculum lavorativo, il curriculum scolastico, le preferenze occupazionali, le competenze e le abilità, l’attività di ricerca di lavoro e interazione, ecc.) per consigliarti potenziali lavori, da condividere con potenziali datori di lavoro quando presenti una domanda di lavoro, per consentire ai datori di lavoro di trovare potenziali candidati e per mostrarti una pubblicità più pertinente”, si legge nella nuova informativa.
Non è ancora chiaro, però, quale sia la tipologia di dati biometrici che verranno raccolti. Recentemente il social network ha introdotto anche una verifica dell’identità – molto simile a quella adottata da Instagram qualche mese fa – per gli utenti premium, ovvero coloro che pagano 8 dollari al mese per la spunta blu. Questa modalità prevede un selfie e un documento ufficiale. Tra le ipotesi più accreditate che riguardano le nuove disposizioni in materia del trattamento dei dati degli utenti di X, c’è anche quella che sostiene che una foto del viso potrebbe essere una delle possibili fonti da cui attingere. Le modifiche dell’informativa sulla privacy sono solo alcuni degli ultimi cambiamenti che portano la firma della nuova gestione del social network che ha anche cambiato il nome della piattaforma da Twitter a X: Elon Musk, proprietario dalla fine di ottobre 2022, ha annunciato l’introduzione di chiamate e videocall.
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Tra le novità che riguardano la piattaforma, ha fatto molto discutere il ritorno degli annunci politici in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024. Si tratta dell’ennesima inversione di tendenza rispetto alle misure adottate dalla vecchia gestione: nel 2019, infatti, non era stato più permesso ai candidati di pubblicare i propri spot elettorali per evitare la diffusione fake news.
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di Chiara Zennaro www.wired.it 2023-09-01 10:08:08 ,