Yoshitaka Amano è la superstar di Lucca Comics & Games 2024, il primo illustratore giapponese a firmare non uno, ma tre poster per la fiera (li vedete tutti qui a seguire). Ma non solo.
Dal 13 novembre 2024 al 1 marzo 2025, alla Fabbrica del Vapore a Milano, arriva “Amano Corpus Animae”, la prima e più completa rassegna mai dedicata al maestro dell’illustrazione e dell’intrattenimento mondiale, curata per Lucca Comics & Games da Fabio Viola, con la collaborazione del POLI.design di Milano. Una retrospettiva con più di 100 opere originali che raccontano 50 anni di vita e carriera, spesi tra animazione (Vampire Hunter D, Tatsunoko), videogiochi (le indimenticabili illustrazioni di Final Fantasy), cover e tavole, passando per Vogue, The Sandman e molto altro ancora.
“Questa rassegna per me è molto importante, personalmente e professionalmente”, racconta Amano, intervistato da Wired proprio a Lucca Comics & Games. “Vi sono così tanti lavori che alcuni non ricordavo neanche di averli realizzati, sinché non li ho visti pronti per l’esposizione. È stato molto emozionante, per me, vederli tutti radunati in un percorso coerente, e sapere che saranno mostrati in questo modo al pubblico. Proprio in occasione della rassegna potrei anche annunciare un nuovo progetto a cui sto lavorando da più di 20 anni, che forse è quello che più desideravo realizzare e che non avevo ancora avuto modo di concretizzare”.
Di che si tratta?
Si chiamerà DevaZ [la traslitterazione ufficiale potrebbe variare al momento dell’annuncio, ndR]. Non voglio svelare troppi dettagli, ma è un progetto d’animazione che ho a cuore sin dagli anni 2000. Non sono mai riuscito a realizzarlo sinora, ma adesso finalmente ho uno staff che ci lavora e potremmo essere pronti ad annunciarlo. Voglio solo anticipare che sono partito dallo studio dei personaggi, ho lavorato tantissimo alla loro creazione. Solo in seguito, dal loro sviluppo, è nata la storia – non viceversa.
Quali sono le principali fonti di ispirazione del suo stile, e perché crede che abbia avuto tanto successo anche in Occidente?
Ho sempre difficoltà a defnirlo, perché io non credo di avere uno stile. Non lo percepisco come tale. Io realizzo le mie opere per quello che ho in testa e per ciò che voglio fare. Ciò che disegno è un’espressione di me. Inoltre, il modo in cui lavoro cambia in base a ciò che realizzo. Quindi i poster di Lucca, a tema Puccini, sicuramente sono molto diversi dalle illustrazioni per Final Fantasy, o dalle animazioni degli eroi. Tutto dipende dal progetto a cui lavoro. Però posso parlare delle mie fonti di ispirazione, e tra queste l’Italia ha un ruolo importante. Temo di non conoscere molto bene il mondo del fumetto italiano, ma ci sono tanti artisti rinascimentali che mi hanno ispirato: Michelangelo, Leonardo Da Vinci, Botticelli. E non solo. Anche il mondo della moda ha avuto la sua influenza: penso ad esempio a Versace.
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di Andrea Curiat www.wired.it 2024-11-01 14:52:00 ,