Un topo entra di soppiatto nell’inquadratura. Lo notiamo a malapena perché veniamo subito distratti da un rumore inaspettato e improvviso. Con la stessa rapidità con cui si cambia traccia su Spotify, il baccano di fondo dei clienti che negoziano con i commercianti viene sostituito da urla e ululati. I negozianti abbandonano le loro bancarelle. Tutti sfrecciano da una parte all’altra dell’inquadratura. Qualcuno ridacchia. Il cameraman, invisibile e silenzioso, mantiene i nervi saldi e continua a muoversi. Un uomo afferra una cassetta di plastica e cerca di schiacciare il topo, ma noi, gli spettatori, facciamo il tifo per lui e apparentemente tanto basta per permettergli di sfuggire alla morte e correre verso la salvezza. Senza soffermarsi né sullo scoppio del caos né sulle risate nervose della gente, quando l’episodio si conclude – con la stessa rapidità con cui è iniziato – la telecamera continua ad aggirarsi per il mercato e lungo il marciapiede. Se ve la cavate abbastanza con lo spagnolo, sarete in grado di cogliere alcuni frammenti di conversazioni in sottofondo. Passano due persone. La telecamera non si sofferma su di loro, ma si sente quanto basta per capire che stanno parlando di lavoro. Come per il topo, è un momento curioso, frutto del caso.
Questo video di Città del Messico è stato realizzato grazie a un gruppo relativamente nuovo di YouTuber che permettono alle persone di tutto il mondo di vivere le metropoli più sorprendenti del pianeta come se stessero girovagando per le loro strade. Canali come questi aiutano i disabili a esplorare le città e le persone come me a pianificare viaggi. E non sono dedicati esclusivamente a chi ha bisogno di prendersi una pausa dal proprio panorama noioso: queste clip sono anche un ottimo modo per viaggiare senza spendere un euro.
Turismo virtuale
Nel 2018, cui stavo valutando di fare alcuni importanti cambiamenti nella mia vita ma non sapevo bene che direzione prendere. Non sono come, mi sono ritrovato a prendere in considerazione Città del Messico. Come molti americani, conoscevo il Messico per i suoi deserti polverosi e le trappole per turisti, ma sapevo molto poco sul conto della sua capitale. Man mano che scoprivo nuove cose sulla metropoli, il mio entusiasmo cresceva. Fa freddo in inverno? C’è più gente che a New York? Wow! Trasferirmi in un posto dove non ero mai stato sembrava divertente, ma volevo comunque conoscere la città prima di decidere. Che aspetto avevano le strade? La gente rimane fuori fino a tarda notte, come al Cairo e a Istanbul? Vivono ogni momento libero all’aperto, nei parchi e nei locali e sui marciapiedi, come a Praga e nella Vecchia San Juan? Le strade sono avvolte dalla musica come quelle di Tbilisi? I bar sono accoglienti come quelli di Berlino? E il traffico? C’è lo stesso caos di Hanoi?
Avrei potuto trovare migliaia di post su forum e blog, oltre a vlog gestiti da persone troppo loquaci. Ma si trattava sempre di informazioni presentate attraverso il filtro di qualcun altro. Li ho scartati. Volevo essere sul posto senza andarci fisicamente. Il denaro è pregiato e YouTube è gratis. Così, mi sono imbattuto in Wanna Walk, un account YouTube relativamente nuovo all’epoca. C’erano alcuni video, lunghe riprese che mostravano solo passeggiate per una città montate in un’unica ripresa. Alcuni video duravano dalla mezz’ora ai tre quarti d’ora. Non c’era narrazione, né trama. Esattamente quello che stavo cercando. Chiunque l’avesse girato stava ovviamente usando un Gimbal – uno stabilizzatore – per rendere più ferma l’inquadratura, e un microfono esterno per raccogliere i frammenti e gli stralci delle chiacchiere, delle battute, dei corteggiamenti, degli scherzi e delle lamentele dei passanti. Ho scavato più a fondo, accorgendomi che esistevano altri canali come questo. Oggi si possono trovare tour a piedi simili a quelli di Wanna Walk, sempre senza narrazione, su canali YouTube come Nomadic Ambience, ProWalk Tours e Watched Walker.
Un quadro vivente
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di Matt Jancer www.wired.it 2023-07-02 04:10:00 ,