Prosegue la lotta di YouTube agli utenti che utilizzano adblock e altre estensioni da browser che eliminano le pubblicità, un metodo illecito che inficia i ricavi con perdite milionarie ogni mese. Come già successo lo scorso novembre, infatti, arrivano numerose segnalazioni di rallentamenti al caricamento di filmati se si sta cercando di bypassare gli annunci iniziali, con l’aggiunta di altri malfunzionamenti che sembrano architettati ad hoc per dissuadere dalla pratica scorretta.
Tutto è iniziato da un thread su Reddit che mostra una prova empirica sull’evidente rallentamento quando si provano a caricare video su YouTube se si ha l’adblock attivato sul browser: una volta disattivato, infatti, tutto torna subito alla normalità. Insomma, il tempo che si guadagna con il trucco dello skip dei filmati promozionali viene poi parzialmente restituito quando il portale impiega molto di più ad avviare la clip desiderata. Il fenomeno non riguarda subito tutta la platea globale, ma per il momento solo una parte, sintomo che YouTube stia testando il metodo più semplice e efficace per dissuadere chi usa adblock. Ma non è tutto: il sito 9to5Google ha rilevato gli stessi rallentamenti, oltre che alcuni problemi collaterali come la necessità di aggiornare la pagina quando si vuole aprire il video a schermo intero oppure con la modalità cinema. Quasi come se fossero piccoli sabotaggi a minare una normale e fluida esperienza d’uso quotidiana.
Perché Google sta così alacremente combattendo gli adblock? Non ci sono stime precise, ma è verosimile come la fetta di utenti che utilizza questi espedienti costi svariati milioni di euro al giorno al portale, che si sostiene in larga parte proprio sui ricavi dalle pubblicità. L’obiettivo di YouTube è quello di spingere gradualmente sempre più utenti al piano Premium, che elimina gli annunci pubblicitari nei video in modo lecito e che apre a funzioni extra come per esempio la possibilità di riprodurre i filmati in background da mobile o l’accesso illimitato a YouTube Music senza annunci. Il costo è di 11,99 euro al mese in Italia, ma per il momento la fetta di abbonati è ancora piuttosto bassa.
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di Diego Barbera www.wired.it 2024-01-15 09:37:00 ,