Nella giornata di ieri, 10 dicembre, con 3.993 nuovi casi di Coronavirus individuati a fronte di 125.243 tamponi elaborati, il Veneto si attestava tra le regioni italiane con il maggior numero di nuovi contagi, assieme a Lombardia (+3.474) e Lazio (+1.871). Ma questi nuovi casi, come spiegato ai microfoni di Sabato anch’io su Rai Radio1 dal presidente del Veneto, Luca Zaia, andrebbero letti guardando «le percentuali dei nuovi casi sui tamponi eseguiti». Zaia ha infatti sottolineato che «Il Veneto è la regione che fa più tamponi in Italia: la media nazionale dei positivi sui tamponi è del 2,9%, il Veneto ha il 3,1%, l’Emilia-Romagna il 4,8%, la Calabria il 6,4%, le Marche il 7%». Ciò non toglie che i numeri siano comunque in crescita, anche al netto dei tanti tamponi effettuati. Il governatore veneto ha infatti anticipato che oggi, 11 dicembre, nel bollettino odierno regionale ci saranno «più di 4.000 contagiati».
Ma a preoccupare ancora di più sono i livelli di ospedalizzazione sia nei reparti ordinari, ma sopratutto nelle terapie intensive. Oltre all’alto numero di nuovi casi, in Veneto attualmente le percentuali di ospedalizzazioni dei pazienti Covid si attestano al 12,4% nei reparti di terapia intensiva, mentre i ricoverati con sintomatologia occupano il 12,1% dei posti letto disponibili nella regione. Percentuali che, come anticipato dal governatore veneto lo scorso 7 dicembre, «se guardati in prospettiva porteranno il Veneto in zona gialla per Natale». Una proiezione confermata anche dall’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità che ha inserito il Veneto tra le cinque regioni a rischio zona gialla per le prossime settimane, assieme all’Abruzzo, all’Emilia Romagna, alla Liguria e alle Marche.
Foto in copertina: ANSA
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Scritto da Maria Pia Mazza perwww.open.online il 2021-12-11 08:46:14 ,