Le temperature in continuo aumento stanno favorendo, specie negli ultimi anni, la diffusione di specie invasive di zanzare in molti Paesi europei. In particolare, lo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) ha diffuso in questi giorni un comunicato nel quale segnala la sempre più estesa circolazione delle specie Aedes albopictus e Aedes aegypti, noti vettori per la trasmissione di alcuni virus, fra cui quello della chikungunya, della dengue, della febbre gialla, della zika e del West Nile. Dal 2013 a oggi, Aedes albopictus è passata ad interessare da 8 a 13 Paesi europei, intesi come aree nelle quali la specie è diventata in grado di riprodursi e di trascorrere l’inverno.
I numeri del 2022
Per quanto riguarda il West Nile, in Europa lo scorso anno sono stati segnalati un totale di 1.133 casi, per la maggior parte (1.112) acquisiti localmente: si tratta del più elevato numero di casi dal 2018, quando si era registrato un picco di infezioni. L’Italia, purtroppo, è in testa alla sgradevole classifica con 723 casi, seguita da Grecia (286), Romania (47), Germania (16), Ungheria (14), Croazia (8), Austria (6), Francia (6), Spagna (4), Slovacchia (1) e Bulgaria (1). Per quanto riguarda la dengue, invece, sempre nel 2022 sono stati riportati 71 casi di infezioni acquisite localmente, 65 dalla Francia e 6 dalla Spagna.
West Nile e Dengue
Si tratta in entrambi i casi di malattie causate da agenti virali, il virus del West Nile e quello della dengue, appunto. Il primo viene trasmetto soprattutto dalle zanzare appartenenti al genere Culex, come ad esempio C. pipiens, ma anche dalla Aedes aegypti di cui parlavamo prima. Gli uccelli ne costituiscono un serbatoio naturale, ma anche alcuni mammiferi (fra cui esseri umani e cavalli) possono esserne infettati. Solo il 20% delle infezioni da West Nile risultano mediamente sintomatiche e possono manifestarsi con sintomi come febbre, dolori articolari, rash cutaneo, affaticamento, mal di testa, nausea e vomito. L’infezione è potenzialmente pericolosa soprattutto per individui anziani o immunocompromessi, nei quali può dare origine alla forma neuroinvasiva della malattia che può risultare fatale.
La dengue viene trasmessa sia dalle zanzare appartenenti alla specie Aedes aegypti che da quelle appartenenti alla specie Aedes albopictus. È una malattia endemica in moltissimi paesi tropicali e negli ultimi decenni la sua incidenza sta aumentando drammaticamente: secondo i dati della World Health Organization (Who), globalmente si è passati da circa mezzo milione di casi riportati nel 2000 a oltre cinque milioni registrati nel 2019. Anche in questo caso, più spesso l’infezione si verifica in modo asintomatico. Quando compaiono, i sintomi sono simili a quelli descritti per il West Nile e solitamente si risolvono nel giro di 1-2 settimane. Le persone che contraggono la dengue per la seconda volta corrono un rischio maggiore di andare invece incontro a sintomi più gravi, come vomito persistente e sanguinamento di organi interni, che di solito compaiono una volta che la febbre è scomparsa. Mentre per la dengue esiste un vaccino (indicato per chi ha già contratto la malattia almeno una volta e vive in aree ad alto rischio di trasmissione del virus), per il West Nile non esistono profilassi o trattamenti specifici.
Prevenzione
“Negli ultimi anni abbiamo assistito a una diffusione geografica di specie di zanzare invasive in aree precedentemente non interessate dell’UE/SEE”, racconta Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc. “Se questa tendenza continua, possiamo aspettarci un aumento dei casi e forse dei decessi dovuti a malattie come la dengue, la chikungunya e la febbre del west Nile. Gli sforzi devono concentrarsi sui modi per controllare le popolazioni di zanzare, migliorare la sorveglianza e applicare le misure di protezione personale”. Fra i suggerimenti diffusi da Ecdc c’è quello di eliminare le fonti di acqua stagnante (all’interno delle quali le zanzare si riproducono), l’utilizzo di prodotti ecologici per sterminare le larve e l’uso di zanzariere e di repellenti.
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di Sara Carmignani www.wired.it 2023-06-23 14:04:43 ,