A Palazzo Adriano (Palermo) il Comune (2 mila abitanti) e l’autori sanitaria hanno convinto tutti a vaccinarsi. Un allevatore di bovini e ovini che non voleva saperne ora dice: Se me lo chiedono, vaccino pure pecore e mucche
C’ un paese che da tre mesi ha cancellato il Covid. Un miracolo nel cuore della Sicania, l’area occidentale della Sicilia che conquista l’ambto primato con Palazzo Adriano, meno di duemila abitanti, una minoranza di lingua albanese, una piazza mozzafiato, quella di Nuovo cinema paradiso. Set da Oscar anche per Daniela Faraoni, la direttrice della Asp 6, l’azienda sanitaria di Palermo, fiera di un risultato raggiunto rovesciando il baricentro della nostra attivit. Come spiega dopo aver inviato medici e infermieri in quella piazza esaltata da Tornatore, anzi incoraggiandoli a raggiungere gli irriducibili, i disabili, i fragili e gli ultimi abitazione per abitazione, anche nei posti di lavoro o in campagna.
La dose per turisti e visitatori
Cos, invece di ricevere l’invito a recarsi negli hub dei centri pi popolosi, da Corleone e Lercara Friddi, ecco offerto ai cittadini di Palazzo Adriano il modello vincente. Superando il 100 % dei vaccinati. S, oltre il massimo. Perch qui non si nega prima, seconda e terza dose anche a turisti di passaggio e ospiti dai paesi vicini. Ovviamente dando sempre priorit agli anziani, come spiega il sindaco Nicol Gran che con il fratello Enrico gestisce una abitazione di riposo, 11 ottuagenari gi pi volte vaccinati come tutti gli operatori. Iniziativa ovvia per Gran che invece ha dovuto combattere battaglie impegnative con qualche ostinato concittadino: Ce ne sono anche qui, ma con un po’ di fatica siamo riusciti a convincerli. Tutti. Parlando, spiegando, illustrando danni e rischi….
Il vaccino fra stalla e ovile
Come Gran ha fatto con i suoi dirimpettai, i vicini di abitazione, la famiglia di Vincenzo Riggio, coltivatore e allevatore, da mattina a sera fra stalla e ovile. Non ne volevo sentire di vaccinarmi. N io n mia moglie, nemmeno i miei genitori e mio fratello… Ma noi viviamo all’aria aperta, fra alberi e vigneti, dicevo. E il sindaco a contrastare, come i medici, come la dottoressa. Alla fine hanno vinto loro e ora che ho capito, se me lo chiedono, vaccino pure pecore e mucche. Ha la battuta pronta adesso Riggio l’allevatore, ma se non fosse stato per una delle due dottoresse di base del paese, Marisa Vacanti, pronta a recepire l’invito dell’Asp di Daniela Faraoni, forse il paese un altro Oscar non l’avrebbe vinto: Ci ha anche aiutato lo spauracchio di patologie vissute con angoscia pure qui, quando abbiamo avuto i malati e i decessi per Covid. E la dirigente Faraoni: Effetto di una grande coralit, della capacit di incrociare gli interventi di istituzioni, enti, associazioni, parrocchie….
Le taniche del no vax
E oltre l’organizzazione? prevalso il senso di comunit e di civilt che in un centro lontano da tutto ancora regge, ignorando esempi negativi, anzi creando uno spirito di emulazione verso il meglio, sottolinea il sindaco ringraziando la Asp decisa a coinvolgere perfino parrocchie di ogni rito. E qui ce ne sono pure di rito arbresh (degli albanesi in Italia, ndr) con i fedeli che si presentano come abitanti di Pallaci, anzich Palazzo. Ma tutti in coda al piano terra del municipio, cio nell’ingresso-museo colorato dalle foto di scena con Philippe Noiret e il piccolo Tot Cascio. Ecco i miti di un piccolo grande centro che svetta nelle classifiche anti Covid insieme con un altro mini-comune siciliano, Roccafiorita, dalle parti di Messina, meno di duecento abitanti. Anche l al 100 %. Quota invidiata da tanti altri centri, a cominciare da Torretta, in provincia di Palermo, dove invece la Digos di Torino, nell’ambito di una inchiesta ad ampio raggio, ha sequestrato a abitazione di un No vax alcune taniche di acido da lanciare contro le forze di polizia. Perch c’ chi cancella il Covid e chi cancella la ragione.
15 novembre 2021 (modifica il 15 novembre 2021 | 17:10)
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Felice Cavallaro , 2021-11-15 16:10:53
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