La notte dei morti viventi è il capostipite del genere, la pellicola indipendente di culto che ha dato vita a tutto, ponendo le base per centinaia, migliaia di horror a venire incentrati sugli zombie, tutti invariabilmente debitori al film del 1968 di Romero. Tutto parte da un gruppetto di personaggi eterogenei rinchiusi in una fattoria sperduta della Pennsylvania, mentre violenza e follia impazzano. Protagonista, e anche questa ai tempi non era una cosa comune, un personaggio di colore, Ben, impersonato dall’attore Duane Jones. Di più orribile della carneficina, in questo film, c’è solo la società che vi viene rappresentata.
1.Zombi (1978)
Il sequel di La notte dei morti viventi è un gioiello, ed è, incredibilmente, più bello del primo. Questa volta i protagonisti sono gli avventori di un centro commerciale che finiscono rinchiusi con altri sconosciuti nell’edificio, mentre cadaveri semoventi e cannibali cercano di irrompere e divorarne i cervelli prima che si scannino tra di loro… oppure imparino in tempo ad appianare i conflitti e collaborare per la sopravvivenza di tutti. Angosciante, teso e cruento, è anche ricco di azione e violenza, ma anche umorismo e una satira sociale ancora più feroce.