2024, l’anno delle partite incrociate di Cdp e Fondazioni

2024, l’anno delle partite incrociate di Cdp e Fondazioni

2024, l’anno delle partite incrociate di Cdp e Fondazioni


Perché leggere questo articolo? Vediamo perché le partite di Cdp e Acri sono incrociate. Tra la “Cassa” per antonomasia e la casse il 2024 sarà un anno di giri frenetici di poltrone…

Il 2024 sarà un anno decisivo per il mondo delle fondazioni bancarie e per Cassa Depositi e Prestiti. Sia l’Associazione delle Casse di Risparmio Italiane (Acri) che mette insieme le fondazioni che Cdp vedranno infatti rinnovati i propri vertici e amministratori. La partita è strettamente connessa.  Le casse di risparmio riunite nell’Acri controllano il 15,93% di Cdp, risultando il partner principale dell’azionista di riferimento, il Tesoro (82,77%). E tradizionalmente il loro vertice indica al governo una preferenza per il nome di presidente, mentre all’esecutivo è lasciata libertà sulle nomine per l’amministratore delegato.

Cdp nell’era Meloni: i nomi in pista

In Cdp vanno a scadenza l’amministratore delegato Dario Scannapieco, scelto da Mario Draghi nel 2021, e il presidente Giovanni Gorno Tempini, nominato da Giuseppe Conte nel 2019 e riconfermato da Draghi tre anni dopo. ha

Ad oggi le voci più accreditate vedono per Cdp praticamente certa un’alternanza alla presidenza e incerta una alla carica di ad. Su quest’ultimo fronte, Scannapieco è gradito a Giorgia Meloni, che su una sua conferma conta per consolidarsi agli occhi del sistema economico europeo ed internazionale. Scannapieco, “delfino” di Mario Draghi, è stato vicepresidente della Banca…


Author: Andrea Muratore
Data : 2023-12-29 09:08:24
Dominio: www.true-news.it
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