Precipita drammaticamente la crisi in Ucraina. Con una mossa a sorpresa, la sera del 21 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha dapprima annunciato il riconoscimento dell’indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, per poi ordinare l’invio di truppe nella regione del Donbass con lo scopo – è la versione del Cremlino – di «assicurare la pace». Non si è fatta attendere la replica del presidente ucraino, Volodimyr Zelensky: «Non abbiamo paura della Russia», ha detto in un discorso alla nazione, ribadendo che gli ucraini non cederanno «un solo pezzo» del Paese. Zelensky, riporta l’agenzia Interfax, ha chiesto anche una riunione urgente del cosiddetto formato Normandia (Germania, Russia, Ucraina e Francia). Gli Usa, intanto, hanno spostato per la notte i propri diplomatici in Polonia per motivi di sicurezza.
Due soldati di Kiev uccisi dai bombardamenti
Due soldati ucraini sono stati uccisi da bombardamenti la notte scorsa e altri 12 sono rimasti feriti. Lo ha reso noto la Joint Forces Operation del ministero della Difesa ucraino in un rapporto pubblicato questa mattina. Il documento sottolinea che l’Ucraina ha registrato 84 violazioni del cessate il fuoco nelle ultime 24 ore da parte delle forze appoggiate dalla Russia, 64 delle quali con armi vietate dagli accordi di Minsk.
L’Onu: «Rischio reale di un grande conflitto»
In una riunione d’urgenza del consiglio di sicurezza, l’Onu ha sottolineato che «il rischio di un grande conflitto» in Ucraina «è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi». Per gli Stati Uniti quello della Russia è stato non solo «un attacco all’Ucraina», ma «un attacco alla sovranità di ogni stato membro dell’Onu» che «avrà conseguenze rapide e gravi». La Russia però pare voler giocare su più tavoli: «Rimaniamo aperti alla diplomazia e a una soluzione diplomatica ma non permetteremo un nuovo bagno di sangue» nel Donbass, sottolinea l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia.
Ue verso prime sanzioni
Intanto, in Europa, i vertici Ue si preparano a infliggere le prime misure punitive contro Mosca. «Oggi pomeriggio adotteremo le prime sanzioni» ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, arrivando a Parigi al Forum per la Cooperazione Indo-Pacifica. «Un Consiglio degli Affari Esteri informale si terrà dopo questo Forum», ha annunciato Borrell dicendosi «certo del voto unanime» dei Paesi membri. Parallelamente, alle 9.30 a Bruxelles avrà inizio la riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi membri che avrà sul tavolo proprio il dossier sanzioni dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk. Sempre Borrell ha annunciato una riunione straordinaria del Consiglio Affari esteri della Ue.
Johnson: Putin pensa a invasione su vasta scala