Dal Canada sanzioni e nuove truppe
Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha annunciato che Ottawa si appresta a imporre sanzioni e ad aumentare la sua presenza militare nella regione. Trudeau ha condannato le azioni di Mosca contro Kiev e le ha definite «un’ulteriore invasione di uno Stato sovrano, ed è completamente inaccettabile». Lo stato nordamericano invierà fino a 460 ulteriori membri delle forze armate in Lettonia e nella regione circostante per rafforzare la Nato di fronte all’aggressione russa. Le nuove truppe si aggiungeranno ai 540 militari già schierati.
Gli Usa, invece, invieranno ai paesi Baltici circa 800 soldati di un battaglione di fanteria, provenienti da altre località in Europa, secondo quanto riporta un alto funzionario della difesa. Invieranno inoltre 40 aerei d’attacco per rinforzare le difese dei paesi sul fianco orientale della Nato. Sarà inoltre trasferito un contingente di caccia d’assalto F-35 e di elicotteri d’attacco AH-64 Apache.
Cina contraria alle sanzioni: «Usa gettano benzina sul fuoco»
Diversa la posizione della Cina che subito si è detta «contraria a qualsiasi sanzione» contro la Russia. Nel corso di una conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha spiegato che Pechino ritiene che la via delle sanzioni non è quella migliore da percorrere per risolvere i problemi. «Gli Stati Uniti hanno continuato a vendere armi all’Ucraina, aumentando le tensioni, creando panico e persino esagerando i tempi di una guerra», ha detto ai media la portavoce. «La domanda chiave è quale ruolo hanno svolto gli Stati Uniti nelle attuali tensioni in Ucraina. Qualcuno che getta benzina sul fuoco, mentre accusa gli altri, è immorale e irresponsabile».
Papa: 2 marzo giornata di preghiera e digiuno
Sulla crisi è intervenuto anche Papa Francesco. «Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina» – ha detto – Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane, si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche – ha continuato Francesco – perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra, il padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Invito tutti a fare il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti, perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno».
Shevchenko: Insieme vinceremo, gloria all’Ucraina
«Insieme vinceremo, gloria all’Ucraina!»: anche Andriy Shevchenko, ex stella del Milan e già ct dell’Ucraina, interviene con un post sui social e l’immagine dei confini del suo Paese con la bandiera nazionale. «Sono sempre stato orgoglioso della mia gente e del mio paese – scrive Sheva – Abbiamo attraversato molti momenti difficili e negli ultimi 30 anni ci siamo formati come nazione. Una nazione di cittadini sinceri, laboriosi e amanti della libertà. Questa è la nostra risorsa più importante. Oggi è un momento difficile per tutti noi. Ma dobbiamo unirci!Insieme vinceremo!».