Nelle ultime ore i media e le autorità americane hanno diffuso nuovi dettagli sullo svolgimento della strage compiuta martedì in una scuola elementare di Uvalde, in Texas, in cui sono stati uccisi 19 bambini e 2 insegnanti. Oltre a maggiori informazioni sull’autore della strage, il diciottenne Salvador Ramos, sono state diffuse anche informazioni su come la polizia ha agito mentre la strage era in corso, che hanno provocato accuse di ritardi e cattiva gestione della situazione.
Le prime informazioni dettagliate sulle azioni della polizia erano state comunicate mercoledì dalle autorità texane: in particolare, avevano detto che da quando Ramos era entrato nella scuola a quando la polizia vi aveva fatto irruzione e ucciso Ramos erano passati tra i 40 minuti e un’ora. Alcuni hanno giudicato questo lasso di tempo troppo lungo e hanno accusato la polizia di non essere intervenuta tempestivamente per impedire la strage.
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Secondo alcune ricostruzioni pubblicate dalla stampa americana – ma ancora da confermare appieno – prima di entrare nella scuola Ramos avrebbe incontrato due poliziotti che si trovavano fuori dall’edificio e ci sarebbe stato uno scontro a fuoco. Non è chiaro precisamente cosa sia successo, ma secondo AP questo primo intervento dei poliziotti non sarebbe stato sufficiente a evitare che Ramos entrasse nella scuola.
Le accuse nei confronti della polizia sono inoltre state alimentate anche da diverse testimonianze di ciò che era accaduto fuori dalla scuola mentre era in corso la strage. Alcune persone, tra cui genitori degli alunni, avevano accusato i poliziotti di stare attendendo troppo per entrare nella scuola e interrompere la sparatoria. Alcune di queste persone si erano proposte di entrare loro stesse ma erano state bloccate dalla polizia, che aveva circondato la zona.
Tra le altre cose, i poliziotti non sarebbero riusciti a forzare la porta della classe in cui Ramos era barricato, e se la sarebbero fatta aprire da un dipendente della scuola che aveva la chiave. «Non erano preparati», ha detto dei poliziotti Javier Cazares, il padre di una delle bambine uccise da Ramos.
Ovviamente, i video e le testimonianze raccolte in questi giorni non possono essere considerati una rappresentazione completa di quello che è successo, perché ci sono moltissimi elementi delle operazioni della polizia a Uvalde che ancora non si conoscono. Non si sa per esempio se i poliziotti che erano fermi fuori dalla scuola fossero solo una parte di tutti quelli inviati sul posto per fermare Ramos, e non si conosce con precisione tutta la dinamica dell’operazione che aveva portato all’irruzione nella scuola.
Peraltro non si sa nemmeno con certezza se la polizia abbia davvero aspettato 40 minuti prima di fare irruzione: giovedì un portavoce del dipartimento di Sicurezza del Texas ha detto sono ancora in corso indagini per appurare se i 40 minuti vadano contati a partire da quando Ramos era entrato nella scuola o da quando era uscito di dimora, dopo aver sparato a sua nonna.
Il tenente Christopher Olivarez, del dipartimento di Sicurezza del Texas, ha per ora respinto ogni accusa mossa alla polizia e ha detto che le forze dell’ordine hanno agito tempestivamente e rispettando tutti i protocolli per operazioni di emergenza come questa.
Le polemiche attorno all’operato della polizia sono rilevanti anche perché si inseriscono nel dibattito sulle armi negli Stati Uniti e sulla loro relazione con le stragi nelle scuole. Una delle tesi di chi sostiene che la regolamentazione delle armi debba essere il più lasca possibile, per esempio, è che il modo migliore per contrastare un assalitore armato sia essere ugualmente armati. È per questo che dopo la strage in Texas alcuni Repubblicani hanno sostenuto che bisognerebbe dare la possibilità agli insegnanti di avere un’arma in classe, in modo da essere i primi a difendere gli alunni da eventuali sparatori come Ramos.
Le polemiche sull’operato della polizia, se confermate, potrebbero dare argomenti a chi sostiene che l’unico modo per contrastare eventi come quello del Texas sia regolamentare più severamente la vendita e la diffusione di armi.
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2022-05-26 16:31:15 ,